Sebastiana Patanè

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Il razzismo visto con gli occhi dei bambini

2018-11-03 08:15:13

Nello scrivere un racconto come questo, sarebbe stato facile utilizzare toni drammatici ed esasperati, allo scopo di creare pathos ed emozioni in chi legge. In questo libro, invece, l'autrice ci trasporta gradualmente nel clima soffocante di quegli anni, quasi senza che ce ne accorgiamo.

Il buio oltre la siepe - Harper Lee

Questa storia ce la racconta Scout, una bambina di 6-8 anni. Entriamo piano, attraverso le sue parole infantili, nella sua vita, tramite i racconti dei suoi giochi, della scuola, delle persone che la circondano. Siamo in Alabama, negli anni trenta. Scout vive con il padre avvocato, il fratello Jem, la tata di colore Calpurnia, in una famiglia serena, moderna, dove regna l'armonia e il rispetto. Quando il padre viene incaricato di difendere un uomo di colore da un'accusa gravissima, Scout si trova ad affrontare cose che non riesce a comprendere: cattiveria, pregiudizio, intolleranza. All'inizio il suo sguardo è incredulo, la sua ingenuità di bambina la riempie di domande a cui non sa rispondere. Sarà grazie alla figura di suo padre Atticus, un personaggio magnifico, un esempio di saggezza e integrità morale, che Scout affronterà un percorso di crescita personale difficile, riuscendo a dare un senso agli eventi.

 

"Io credo che esista solo un tipo di gente. La gente.”

Questo è un libro che affronta temi attuali, e lo fa in modo delicato e gentile. Parla di intolleranza e di ingiustizia. Parla di pregiudizio. Soprattutto parla di razzismo, che arriva a permeare tutto, persino lo Stato, il cuore stesso della civiltà. Lo sguardo incredulo di Scout è anche lo sguardo del lettore, che non si capacita di come possa esistere una tale becera crudeltà. Eppure, gli esseri umani più volte si sono mostrati capaci di aberrazioni tali da lasciarci sgomenti. Ne siamo ancora capaci. Non dovremmo dimenticarlo.