Il futuro che non mi piace

Altered Carbon di Richard Morgan- La mia recensione

In questo mondo di auto volanti, di proiezioni mentali, di viaggi fra pianeti diversi, il corpo umano è nulla più di una custodia, che può essere sostituita a seconda delle esigenze. L'intera essenza di una persona è custodita all'interno di una "pila", e basta trasferirne i dati in una nuova custodia per continuare a vivere. 

 

La morte è sostanzialmente sconfitta

Tutto parte dall'indagine per il tentato omicidio di un uomo facoltoso, ma la storia mi è sembrata più un pretesto per mostrare questo mondo ostile, dove la vita non conta più nulla. Tutto il libro è una sequenza di momenti di violenza, e nessun personaggio è immune dall'abbruttimento generale, dovuto alla totale assenza di senso morale.

Ho faticato molto a leggere questo libro. La scrittura in prima persona, il linguaggio complesso, tecnico o fintamente tecnico, la mancanza di spiegazioni chiare, lo hanno reso a mio parere pesante e contorto.

Per quanto abbia trovato l'idea di partenza molto interessante, trovo che l'autore si sia perso in scene superflue e dettagli inutili, che hanno appesantito la narrazione. Piacerà di certo agli appassionati del genere, ma per me è stato un percorso faticoso, che non mi ha convinto fino in fondo.