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Correggere un libro: i passaggi da fare
Il momento tanto atteso è finalmente arrivato: hai concluso il tuo lavoro di scrittura. A questo punto il passo immediatamente successivo consiste nella correzione. Se l’obiettivo è quello di pubblicare un libro e piazzarlo al più presto sul mercato editoriale allora bisogna scegliere un editor che sia serio e affidabile. Nella maggior parte dei casi è lui che si occupa della correzione dei testi.
Editing per l’autore
Correggere un libro è un percorso molto utile per l’autore, in quanto può intervenire sull’espressività: inoltre è un’occasione di apprendimento e formazione. Il primo step si incentra sulla correzione di errori grammaticali e refusi (parole sbagliate, apostrofi, accenti). Vanno accuratamente verificate le costruzioni delle frasi, affinchè siano corrette e scorrevoli. Il secondo step riguarda invece la struttura.
L’autore stesso, anche senza l’aiuto dell’editor, può verificare che lo stile narrativo sia privo di contraddizioni o cadute di stile. Inoltre è necessario focalizzarsi sui personaggi e l’ambientazione in cui si inserisce la storia: entrambi gli elementi devono destare l’interesse dei lettori.
L’ambientazione, ad esempio, deve avere una certa credibilità, altrimenti il rischio (concreto) è che il lettore non si immedesimi e abbandoni la lettura perché noiosa o poco “verosimile”. I dialoghi tra i personaggi devono essere ben curati e strutturati, coerenti e con un linguaggio diretto (quello aulico lasciamolo ai poeti!). Fase dell’Empatia Prima di affidare le bozze ad un editor che si occupa della pubblicazione, l’autore deve affrontare un’ultima fase di editing: quella riguardante l’empatia. Di cosa si tratta? Anche se la storia è ben strutturata, scorre fluida e risulta accattivante per i lettori, l’autore deve valutare che la narrazione esprima un sentire che riesca ad arrivare alle emozioni di chi legge. L’autore dovrà chiedersi se davvero è riuscito, attraverso i libro, a far arrivare qualcosa di se stesso a chi lo leggerà.