Scriptomania di Anna Rita Delucca

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La badessa Hildegard von Bingen. Mistica o maga?

2022-08-18 15:52:34

Negli ultimi anni si è sentito parlare ampiamente, della enigmatica figura di Santa Ildegarda di Bingen. La badessa tedesca, in epoca medievale, tenne testa a personaggi potenti come l’imperatore Federico Barbarossa.

Molti storici e studiosi si sono occupati di approfondire sia l’operato che la personalità della monaca soprattutto dopo il 2012, quando il papa Benedetto XVI° la dichiarò Dottore della Chiesa, avvenimento da considerarsi piuttosto raro poiché nel corso dei secoli, un titolo del genere fu attribuito ad un numero relativamente ristretto di santi e finora, in tutta la storia della Chiesa, le figure femminili insignite con tale onorificenza, sono soltanto quattro.

Seppure la sua conferma di culto risalga al 26 agosto 1326 e seppure già presente nel Martirologio Romano con il titolo di Santa, Ratzinger ha proclamato la sua canonizzazione equipollente, il 10 maggio 2012 estendendone il culto liturgico.

Curiosamente però, la badessa di Bingen è un personaggio conteso anche dal mondo olistico/esoterico, per sua natura antitetico al pensiero cristiano-cattolico, se non altro perché contrario ai dogmi della Chiesa.

Come mai?

Per riuscire a comprenderne le motivazioni, occorre addentrarsi nella complessa personalità e nella filosofia di Ildegarda. La quale, certamente, costituì un’eccezione nel contesto storico in cui visse e operò.

Nata nel 1098, nell’Assia renana. Era ultimogenita del barone Hildbert von Bermensheim che sin dalla tenera età, le precluse un’infanzia tradizionale a causa delle sue precarie condizioni di salute.

Molto presto, la famiglia la introdusse in un eremo claustrale dipendente dal convento benedettino di Disbodenberg. Affidandola alle cure di Jutta di Spanheim, una giovane monaca aristocratica. Ebbe come educatore il prestigioso confessore del convento benedettino, Volmar il quale molti anni dopo, una volta divenuta badessa, fu anche il suo fedele segretario.

La formazione della giovane, si realizzò attraverso la conoscenza delle Sacre Scritture in lingua latina e tedesca.

Quando, tra il 1112 e il 1115, Ildegarda prese i voti dalle mani del vescovo Ottone di Bamberga, la sua cella monacale si era trasformata in una piccola comunità all’interno del convento. Ella stessa, a trentotto anni, ne acquisì la direzione dopo la morte di Jutta.

Sin dalla prima infanzia, ricevette visioni e premonizioni divine, tant’è che la sua vita non si svolse soltanto tra le mura monacali, nonostante appartenesse all’ordine di clausura.

Supportata dalla sua guida spirituale, Volmar, la badessa prestava attenzione alle proprie visioni. Non desiderò mai renderle note finché, nel 1141, entrò in una crisi psico/fisica molto profonda, dopo un contatto mistico che le intimava di scrivere e pubblicare le manifestazioni spirituali ricevute.

Non bisogna dimenticare che la magia, la superstizione e le ritualità pagane, spesso, si confondevano o addirittura, si mischiavano a quelle religiose.

Nel caso di Ildegarda, le cose andarono diversamente. Le testimonianze ch’ella riportava delle proprie visioni erano esclusivamente atte ad esaltare -e mai a contrastare- la parola di Dio

Da quel momento, una volta ottenuto dall’abate benedettino, il permesso di mettere su carta i suoi accadimenti mistici, la monaca non solo, realizzò lavori di scrittura ma decorò i propri testi con splendide miniature artistiche 

Nei tre libri profetici – Liber scivias, Liber vitae meritorum, Liber divinorum operum – ella analizzava realisticamente, le modalità con cui le visioni le si manifestavano, interpretandone i significati con grande chiarezza e spiegando con convinzione assoluta, che non si trattava né di sogni, né d’ immaginazione.

Alcune moderne discipline olistiche che si occupano di armonia tra mente e corpo, per la conservazione e la cura della salute, hanno riscoperto la figura della mistica mitteleuropea tentando di dimostrare che siccome in epoca medievale, il clero cattolico condannava tutte le pratiche erboristiche e la medicina alternativa (come la definiamo oggi) a guisa di rituali esoterici dettati da forze occulte contrarie alla legge di Dio, Ildegarda a rigor di logica, dovesse essere una maga.

La badessa di Bingen era dunque maga?

Il suo pensiero religioso e filosofico, ampiamente riportato nei testi che ella redasse, testimoniano senza ombra di dubbio, il suo altissimo carisma mistico e l’amore incondizionato verso il Creatore. Partendo da questo concetto, la monaca compose e affinò tutta la sua ricerca e sapienza di vita.

La lunga vita di Ildegarda, si spense a ottantuno anni...

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2022-08-16 12:19:21

In questa calda estate  se sei  in spiaggia  sotto l'ombrellone o sotto  ad un fresco  abete di montagna  ecco un romanzo  avvincente, da leggere tutto d'un fiato 

IL NAUFRAGO DELL'ESPERO. Storia vera di  un sopravvissuto

di  Anna Rita Delucca

Edizioni Youcanprint 

Disponibile in libreria, negli store  librari on line  e su  Amazon

Scriptomania di Anna Rita Delucca

Storia Arte Scrittura Editing Libri

2022-08-14 10:31:13

E'  in libreria 

IL NAUFRAGO DELL'ESPERO. Storia  vera di  un sopravvissuto

La storia di Alfio, un giovane illuso dalle promesse di Mussolini e dal socialismo, che obbedì al richiamo del suo tempo, sperando in una vita migliore, nel desiderio di un mondo moderno, lontano dalle arretratezze del duro lavoro nei campi.

Ha un amore solido, Alfio ma è troppo preso dalle false speranze in un progresso di cui è fermamente convinto, come tanti uomini e donne della sua generazione.

Così, si ritroverà a combattere per mare, arruolato sul cacciatorpediniere Espero ma proprio lì, accadranno fatti incredibili come la battaglia, senza esclusione di colpi, contro gli inglesi che riusciranno, dopo molte ore di lotta cruda e selvaggia, ad affondare il bastimento. L’ annegamento del capitano di vascello che sceglierà di morire con la sua nave. Le vicende dei pochissimi superstiti saranno al limite del credibile: ben quattordici giorni e tredici notti in balia del mar Mediterraneo sotto la minaccia degli squali, senza cibo né acqua.

Vita e morte si intrecciano, speranze e sconforto si avvicendano in un crescendo incessante, di tensione e suspense.

Non mancano poi, le situazioni mistiche, allucinazioni di chi soffre lungamente in mezzo al mare.

Ma saranno proprio quelle visioni, a cambiare la vita del protagonista.

Un racconto storico, vero, con personaggi realmente vissuti in un’ambientazione che si staglia tra le montagne dell’Appenino tosco-emiliano, il territorio degli eccidi di Montesole e la città di Bologna, dove si svolsero alcuni episodi decisivi, dell’ ascesa al potere di Benito Mussolini. Ma anche il sud Italia, con le sue miserie e arretratezze, il mare Mediterraneo, con le sue insidie: le stesse di ieri e di oggi, dove, ogni giorno, tanti naufraghi disperati rischiano la vita per cercare un posto migliore nel mondo.

La storia, dunque, si ripete e nonostante le epoche si succedano, nonostante le società si modifichino, l’umanità rimane, sempre, una umanità in cerca……

IL NAUFRAGO DELL'ESPERO. Storia  vera  di un sopravvissuto

Edizioni  Youcanprint

Autore    Anna Rita Delucca

ISBN       9 791220 359924

 

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