SCLEROSI MULTIPLA E FELICITÀ

La felicità può esistere per i malati di sclerosi multipla?

Mi ha fatto questa domanda una persona che seguo. In un momento di difficoltà e di solitudine mi ha confessato che con una malattia degenerativa non pensava di meritare la felicità o di avere una persona accanto.

COSA È LA FELICITÀ

La felicità è un concetto enorme, piuttosto irrealistico se la nostra aspettativa è quella di una felicità assoluta. Se inoltre abbiamo la convinzione che per essere felici occorre meritarlo il rischio di precipitare in un vortice malsano è elevatissimo. E questo aspetto riguarda ognuno di noi e a prescindere dalla malattia. 

Personalmente ritengo che il mio cammino con questo oscuro compagno di viaggio sia solo accidentato, ma ciò non mi impedisce di essere felice o di avere momenti felici.

La felicità può essere definita in molti modi diversi: per alcuni ad esempio può essere uno stato di benessere mentale e fisico, mentre altri potrebbero definirla come un senso di soddisfazione e realizzazione personale.

Del resto la felicità può essere influenzata da molti fattori diversi, tra cui le relazioni interpersonali, la salute, la situazione finanziaria, le attività quotidiane e molto altro ancora ed è stato dimostrato che può avere effetti positivi sul nostro benessere generale.

LA MIA ESPERIENZA

Io faccio parte di coloro che sostengono che la felicità sia una scelta consapevole, ovvero che si può imparare a trovare la felicità anche in situazioni difficili o stressanti, semplicemente cambiando il proprio atteggiamento mentale.

Sono estremamente convinto che la felicità non è qualcosa che si può raggiungere una volta per tutte, ma piuttosto un percorso continuo che richiede costante lavoro e attenzione. Alla portata di tutti. 

STRUMENTI UTILI

Ci sono molte tecniche e strategie che possono aiutare le persone a trovare la felicità e il benessere. Ad esempio:

• la meditazione
• visualizzazione
• l’esercizio fisico
• dialogo con amici o famigliari
• gruppo di ascolto
• supporto psicologico

Il dialogo con qualcuno che sappia ascoltarti e aiutarti ad andare oltre le tue convinzioni, oltre quei blocchi che ti impediscono di raggiungere la tua felicità è senz’altro uno strumento molto efficace.

Confrontare la propria esperienza e specchiarsi in un altro può aiutarci a vedere la vita e quello che ci accade da una nuova prospettiva, addirittura fornirci nuovi stimoli per affrontare le difficoltà quotidiane che ci allontanano dal nostro benessere psicofisico.

Sono tutti strumenti utili ed efficaci per migliorare la qualità della vita, trattamenti complementari alla cura farmacologica che intervengono sulla simbiosi tra la salute mentale e la nostra patologia.

Per tutti esistono i momenti felici, certamente. Si tratta anche di scegliere che atteggiamento avere. 

A volte basta prestare attenzione ai dettagli, a piccoli eventi quotidiani che riteniamo irrilevanti. Sono occasioni da non lasciarsi sfuggire e delle quali essere grati.

IN CONCLUSIONE

Io sabato sfrutto la mia occasione. Con il mio compagno di banco delle elementari mi incontrerò con vecchi compagni di scuola. Alcuni non li vedo da allora.

Cosa mi devo aspettare? 

Decidendo di partecipare, ho già scelto.

Sono consapevole di me stesso e sono pronto ad accogliere i frutti che la vita mi mette a disposizione, esperienze nel mio cammino che sono il nutrimento che forma la mia essenza.

A volte permettersi di rischiare, uscire dagli schemi, fare qualcosa di insolito o comunque inusuale può portare soluzioni inaspettate, ci permette di esplorare confini a noi sconosciuti.

Non siamo perfetti, siamo unici. Ed è per questo che la felicità assoluta non esiste. Ognuno ha il suo modo di definirla, di costruirla, di raggiungerla e mantenerla. 

Se hai bisogno di un supporto per sviluppare una strategia che ti aiuti a recuperare qualità e ad ottenere quella felicità che è parte integrante della tua trasformazione non esitare a contattarmi.

Fuori dalla zona di comfort possono anche accadere magie.

Tu cosa metteresti in gioco, per la tua felicità?