e, nel nostro caso, all’interno di questo terzo gruppo importante, il tempo investito, possiamo inserire il Tempo Per Il Passeggero, questo compagno di viaggio che ben conosci e che condiziona la qualità della tua vita.
Tutte e tre le tipologie di tempo servono, sono anzi necessarie al nostro equilibrio. La cosa però fondamentale è capire come questi gruppi si spartiscono le ore che compongono la tua giornata.
Quale delle tre categorie occupa il maggior numero di ore del tuo tempo?
Ehi, intendiamoci, siamo tutti simili e nessuno è perfetto, io per primo. Ma se provi ad osservare il tuo tempo puoi avere in dono delle sorprese.
Essenzialmente basta un dito e uno schermo, oppure un telecomando. È il tempo che dedichi a stare sui social, o allo zapping in tv.
Non dico che non devi farlo, può essere utile un momento di pausa o può diventare un rituale per chiudere la giornata lavorativa. Diciamo, è come tirare una riga e passare ad altro.
Attenzione però allo spessore della riga in modo da non farla diventare una serie infinita di pagine piene di scarabocchi, il tempo passa e non ritorna.
A prima vista può sembrare anche tempo sprecato, ma non lo è, in quanto è frutto di una tua scelta consapevole.
Decidi ad esempio di dedicare del tempo per vedere un film, perché vuoi farlo con chi ami, o semplicemente hai bisogno di emozioni, di tenerezza o di puro divertimento. Fa bene al tuo spirito e di riflesso anche a quello degli altri, perciò non è tempo sprecato.
Questo è il settore del tempo più produttivo. È il tempo che passi al lavoro o che decidi di investire per la tua formazione oppure per la tua crescita personale.
Ed è qui ovviamente che va collocato il tempo che vuoi investire per contrastare il tuo ospite non gradito, il tempo per il passeggero.
È qui infatti che puoi dedicare del tempo allo studio e alla ricerca di una strada alternativa alla pur sempre necessaria cura farmacologica, in modo che però essa non sia l’unica possibilità che ti concedi e che anzi tu possa diventare un protagonista attivo della tua cura.
È qui che puoi trovare il posto per fare qualche piccolo esercizio fisico, trovare il tempo per meditare, scrivere o fare esercizi di respirazione. Tutte attività che ti portano in contatto con la tua parte più intima, quella più colpita da questo disequilibrio e che necessita anch'essa di essere ascoltata.
Vuoi una prova concreta? Prova a fare questo piccolo esercizio, anche solo per una settimana.
Carta e penna, comincia ad annotare quotidianamente tutto quello che fai durante la giornata e quanto tempo dedichi ad ogni attività: lavoro, tv, social, spesa, mangiare.... Sii investigatore di te stesso, un metodico e scrupoloso osservatore.
Non un romanzo, solo un elenco di attività con i tempi. Fai una bella lista e dopo una settimana assegna ogni attività che hai annotato ad ognuna delle tre tipologie di tempo di cui ti ho parlato e poi, fai la somma delle ore.
Più sarai stato accurato e meticoloso più potrai vedere come utilizzi il tuo tempo e inizierai a capire dove prendere dello spazio, dove recuperare del tempo per poter focalizzare tutto te stesso e provare a limitare efficacemente gli effetti derivanti dalla tua condizione, come lo stress, l’ansia o la debolezza cronica.
Con me e non solo ha funzionato, e se sono qui a parlartene dall’altra parte dello schermo lo devo anche a questo.
Non dimenticare che il tuo ruolo nella cura è fondamentale. E non voglio darti illusioni o crearti aspettative, solo condividere con te quello che ho imparato fino ad ora, impegnandomi a fondo per creare un cambiamento ad un percorso che tutti definiscono inesorabile. Ma non io. E scommetto che non lo pensi nemmeno tu.
Se ti può interessare il mio approccio alla malattia lasciami un commento o prendi contatto con me e vedremo insieme se e come posso esserti utile