Scienze & Tecnologia
Probiotici per salvare le api
I ricercatori dell’University of Western Otarnio di Londra hanno sperimentato l’utilizzo di probiotici per combattere la moria delle api sempre più diffusa. L’utilizzo dei pesticidi e l’inquinamento in generale indeboliscono la resistenza delle api ai vari patogeni causandone la morte.
I probiotici non sono solo per gli uomini
L’idea dei ricercatori è di utilizzare dei probiotici cioè dei microrganismi benefici per stimolare la risposta immunitaria delle api e per attaccare i batteri patogeni che infettano gli alveari.
Le api mellifere hanno un ruolo importante nella produzione alimentare sia grazie all'impollinazione delle colture che grazie alla produzione di miele. Tuttavia, la popolazione mondiale delle api è minacciata dalla diffusione di virus e batteri che infettano gli alveari.
Un gruppo di ricercatori ha unito le loro competenze in probiotici e nella biologia delle api per integrare il cibo delle api con probiotici. L'obiettivo era quello di vedere quali effetti avrebbero avuto i probiotici sulla salute delle api.
Le colonie delle api sono dei microcosmi molto interessanti. Ci sono tanti individui diversi, ma sono tutti geneticamente correlati e vivono in uno spazio ristretto, per questo sono anche molto sensibili alle malattie contagiose e sono quindi demograficamente disposti a focolai.
I ricercatori hanno scoperto che negli alveari delle api trattati con probiotici, il carico dei patogeni è stato ridotto del 99%, e il tasso di sopravvivenza delle api è aumentato in modo significativo. Quando hanno esaminato le api in laboratorio, hanno anche scoperto che c'era una maggiore immunità contro i batteri nelle api trattate con i probiotici.
L’utilizzo di probiotici negli alveari aumenta l'espressione di un gene chiamato defensin-1, un peptide antimicrobico, che ha un ruolo fondamentale nella difesa delle api da miele contro l'infezione batterica.
Hanno inoltre osservato una maggiore sopravvivenza delle larve delle api.