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Perché ai tropici ci sono molte più specie che ai poli?

2019-09-01 20:30:28

La Terra brulica di strane forme di vita: granchi con gambe lunghe 3,6 metri al largo delle coste giapponesi, funghi che brillano nella notte nell’est dell’America o farfalle che bevono le lacrime delle tartarughe dell’Amazonia.

In tutti i regni della natura ci sono molte più specie ai tropici che ai poli.

Questo è vero per tutte le forme di vita e per tutti i tipi di ambienti.

La ragione per capire questa grande differenza di biodiversità non è ancora del tutto chiara.

Lo scienziato Prof. David Jablonski sta cercando di dare una risposta. Lui è un esperto di molluschi e fa ricerche sulla forma delle specie (la forma del corpo di un organismo) e la loro funzione (il loro modo di sopravvivenza).

Però ciascuna tipologia di queste ricerche sugli animali fornisce delle informazioni diverse riguardo all’evoluzione, alle nicchie e ai modelli di biodiversità.

Tutti questi campi sono molto complessi e solo raramente vengono studiati nell’insieme. Secondo il professore Jablonski solo integrando i diversi campi di studio, si possono ottenere risultati importanti.


Due recenti studi nel suo laboratorio seguono questo approccio, combinando le forze con altri specialisti per investigare il cambiamento della biodiversità dai tropici verso i poli.


Nel primo studio, hanno collaborato con un ornitologo, il prof. Trevor Price, per comparare i risultati dei molluschi di Jablonski con quelli di Price riguardo alla sopravvivenza delle specie in habitat diversi.

Negli uccelli tropicali, il modo di alimentazione per la sopravvivenza è strettamente legato alla specie, ad es. ci sono uccelli che si nutrono solo di insetti sui rami degli alberi, mentre altre specie di uccelli solo limitatamente.

Questo schema si ritrova su diversi latitudini ma poi c’è un punto di rottura e il numero della variabilità di sopravvivenza delle specie e la loro distribuzione diminuisce.

La teoria è che ai tropici ci sono molte più possibilità per una specializzazione tra le specie, non solo per gli uccelli che mangiano semi, ma uccelli che mangiano solo un tipo di seme, in una parte del habitat (sui rami alti di una foresta). Con il crescere del latitudine, il clima diventa più stagionale ed è più difficile la sopravvivenza e ci sono meno possibilità per diventare un specialista. 

Ci sono ancora molti modi per la vita per essere presente, ma gli uccelli devono nutrirsi di tutti i tipi di semi o vivere ovunque nella foresta.

Nel secondo studio hanno utilizzato la tecnologia per analizzare come le forme dei molluschi cambiano dai tropici ai poli.

Hanno usato un micro CT scanner per scansionare campioni di tutte le specie  trovate in Florida Key e nel golfo di Maine ottenendo immagini in 3D.

Molti studi consideravano solo la lunghezza e il peso delle conchiglie, ma in questo studio viene aggiunta la terza dimensione

Sulla spiaggia della Florida le conchiglie sono grandi, colorate e con spine e creste. Ma al nord di cape Cod, le conchiglie sono lisce e chiare e spesso piccole e a prima vista sembra indicare un cambiamento nella forma delle specie.

Ma la realtà è diversa. Le conchiglie chiare ci sono ovunque. Le conchiglie tropicali attualmente sono un mix di colorazioni chiari e di fantasia. Solo le conchiglie più colorate diminuiscono in mezzo agli altri andando verso il nord. 

Le specie individuali non si trasformano per adattarsi alle nuove condizioni. L’intera linea delle conchiglie variopinte diminuisce.

Il clima delle alte latitudini restringe il range vitale delle forme delle conchiglie e qualche linea viene esclusa. 

Questo ha implicazioni per gli uomini se loro continuano ad alterare il clima e l’ambiente.


Molti animali “preferiscono” diminuire di numero che addatarsi alle condizioni difficili delle alte latitudini. 


Fonte:

https://m.phys.org/news/2019-08-species-equator-poles.html#lightbox