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Lo squalo tasca - Mollisquama mississippiensis

2019-08-30 05:23:43

È uno squalo piccolissimo, di appena 14 cm. È una specie nuova e ne sono state trovate appena 2 esemplari finora.

Il primo esemplare femmina è stato pescato nel 1979 nel sud-est dell’Oceano Pacifico e descritto soltanto nel 1984. Era più grande: misurava 40 cm in lunghezza.


Il secondo esemplare maschio, di 14 cm, è stato pescato nel golfo del Messico nel 2010. Probabilmente aveva soltanto poche settimane di vita.

 Nel 2015 gli hanno dato il nome di squalo tasca e recentemente è stato riconosciuto come una nuova specie. 

Il suo nome è dovuto alla presenza di tasche dietro le pinne pettorali vicino alle branchie. Nelle tasche sono presenti delle ghiandole che producono un fluido bioluminescente utili probabilmente per distrarre potenziali predatori. 


Lo squalo tasca ha anche numerosi fotofori sulla parte ventrale ed addominale del corpo. I fotofori sono dei organelli che producono luminescenza. Molti animali marini che vivono nelle profondità marine, come questo squalo, ce l’hanno. Può avere funzioni di richiamo tra le specie ma può anche essere utile per catturare le prede.

Visto che questo squalo vive nelle profondità marine si conosce ancora poco di questa nuova specie.