Scienze & Tecnologia
Dispositivo per manipolare le cellule cerebrali con uno smartphone
Hanno pubblicato una ricerca secondo cui è possibile controllare i circuiti neurali utilizzando un piccolissimo impianto cerebrale controllato da uno smartphone. Questo dispositivo potrebbe accelerare gli sforzi per scoprire malattie del cervello come Parkinson, Alzeimer, tossicodipendenza e dolore.
Questo impianto ha delle piccole cartucce intercambiabili contenenti farmaci e Bluetooth a bassa energia, ed è in grado di controllare dei neuroni specifici.
In questo modo è possibile avere una neuromodulazione chimica e ottica in casi cronici in cui finora dovevano utilizzare tubi rigidi metalici e fibre ottiche per dosare farmaci e luce.
Questi nuovi dispositivi hanno dei sensori morbidi e una piattaforma wireless e riescono funzionare per tempi prolungati.
Le cartucce cambiabili hanno all’interno del medicinale consentendo così ai neuroscienziati di studiare i circuiti cerebrali per più mesi senza preoccuparsi che il farmaco finisca.
La ricerca è stata fatta sul cervello di topolini.
La sonda dell’impianto è sottile come un capello umano e la lucina Led utilizzata è più piccola di un granello di sale.
Con uno smartphone, i neuroscienziati possono facilmente attivare combinazioni specifici e sequenze precise di luce e farmaco senza che il soggetto sia fisicamente all’interno del laboratorio.
Grazie a questo dispositivo è possibile comprendere meglio il comportamento di base dei circuiti neurali e come la neuromodulazione influisce sul comportamento.
Con questo dispositivo potrà essere controllato lo stress, la depressione, la tossicodipendenza, il dolore e vari disordini neuropsichiatriche.
Questo studio è stato eseguito da scienziati del Korea e degli Stati Uniti.
Fonte:
https://www.sciencedaily.com/releases/2019/08/190805143525.htm