UAZ Hunter

Capitalisti di tutto il mondo, tremate: anche se il socialismo reale è deceduto, i suoi prodotti continuano a vivere per tormentarvi!

Dalle lande della Russia è giunta tra voi la Hunter, discendente diretta della gloriosa UAZ 469B che aiutò l'Armata Rossa a diffondere il comunismo in giro per l'Eurasia. 

Questo sgraziato fuoristrada in stile retrò è quanto di più spartano si possa trovare: niente elettronica, volante da camion, sedili imbottiti con vecchie copie della Pravda, sospensioni di pietra e cinture di sicurezza ricavate dalle cinghie dei Kalashnikov (comunque ritenute un lusso). E al posto dell'ABS c'è un santino vicino al pedale del freno.

Ma tutto questo è poca cosa rispetto a quello che potrete fare al volante di questo veicolo: l'assenza totale di comodità moderne viene presumibilmente compensata con delle abilità off-road da fare invidia alle occidentali Jeep e Land Rover. 

Per fare un esempio delle sue abilità, se vi addormentate al volante in mezzo al traffico non dovrete temere incidenti: vi risveglierete in cima a un grattacielo la mattina dopo senza un graffio e non saprete mai come ci siete arrivati, né come fare a scendere con l'auto.

Anche il prezzo di questa UAZ è davvero ridicolo: per la stessa cifra in Occidente non assemblano nemmeno il telaio di un SUV, o di un qualunque altro veicolo dotato di dignità. Secondo certe voci, pagando qualcosa di più si può equipaggiare l'auto con un lanciagranate sul tetto, fateci un pensiero se vivete in un quartiere difficile o sognate di essere in Afghanistan negli anni Ottanta.

Disponibile anche in versione a GPL, per avere meno fauna morta sulla coscienza.

Prezzo:

21.700 euro