Motori
Trabant 601
Un crimine contro l'automobile, ormai caduto in prescrizione
Ormai il Muro di Berlino è caduto da trent'anni, eppure le vestigia del comunismo continuano a offendere la vista degli appassionati di auto. Una di esse è indubbiamente la Trabant: un traballante ammasso di metallo dotato di ruote e motore 4 tempi, cioè lo stretto necessario a muoversi da un punto a un altro in un paese a economia pianificata.
Con un motore da 26 cavalli, un'instabilità paurosa e una linea chiaramente opera di un bambino di 5 anni impasticcato al limite, questo curioso mezzo di trasporto faceva in modo che i suoi proprietari restassero nella DDR, smettendo di funzionare in prossimità del confine con l'ovest. Inoltre essendo un'auto comunista i clienti dovevano aspettare anni per averne una e non potevano nemmeno lamentarsi se gli interni si sbriciolavano dopo un mese e la carrozzeria tendeva a cadere a pezzi andando a più di 60 all'ora.
Nonostante sia tedesca, non ha fortunatamente nulla a che spartire con Mercedes e BMW, dato che era pensata per l'infelice popolo della Germania Est: persino i comunisti ricchi e potenti viaggiavano su altre auto, create apposta per loro.
Sta di fatto che nessuno si è sorpreso che la fabbrica abbia chiuso appena la Germina fu riunificata e tutte le auto furono abbandonate o trasformate in installazioni artistiche: come gli altri veicoli socialisti, la Trabant è meglio da ferma che in movimento.
Assolutamente imperdibile per i collezionisti di auto d'Oltrecortina, gli hipster retro e i nostalgici dei tempi in cui il socialismo era al potere e tutti negavano l'evidenza che avesse più ombre che luci.
Disponibile anche in versione familiare, cabriolet e furgonetta.
Prezzo:
2.500 euro (indicativo)