Le parole giuste per raccontarti
Come pubblicare un'autobiografia
Non devi essere famoso per scrivere il tuo libro di memorie. La notorietà non è una clausola imprescindibile per poter pubblicare la storia della tua vita.
Le autobiografie dei personaggi noti sono allettanti per gli editori perché, di certo, assicurano un introito non indifferente e sicuro. Ma chi acquisterà queste biografie? Il pubblico è rappresentato quasi unicamente dai fans e sostenitori del personaggio famoso. Di conseguenza, il prodotto editoriale chiamato autobiografia può essere valido, a livello commerciale, se la storia che stiamo raccontando è in grado, attraverso le capacità narrative dell’autore e l’onestà del racconto, di incollare il lettore alle pagine del libro anche se quella che sta leggendo è la storia di un uomo comune.
Coinvolgere il lettore in quello che sta leggendo
La vita di ognuno di noi è un viaggio fantastico, ricco di imprevisti, traguardi e cambi di direzione. Nella stesura di un’autobiografia l’importante è rendere questi avvenimenti interessanti anche per chi sta leggendo. È necessario coinvolgere il lettore come se stesse vivendo la vita che, in realtà, sta solo leggendo.
Lo stile di un’autobiografia è la carta vincente per avere speranze di pubblicazione e, spesso, oscilla tra autobiografia e romanzo autobiografico.
Come anticipato, l’autobiografia deve sempre tendere ad appassionare il lettore tanto quanto un buon romanzo.
Vediamo alcune differenze fondamentali tra questi due stili narrativi.
Quando il protagonista del libro è un personaggio famoso, è più probabile trovarsi di fronte alla tradizionale autobiografia, nella quale i personaggi sono vividi, i fatti narrati molto contestualizzati e interessanti e i dettagli numerosi.
Tutta questa precisione nella narrazione rischia, però, di rallentare molto il ritmo, facendo annoiare il lettore, che deve essere davvero un appassionato per arrivare fino all’ultima pagina.
Un’altra trappola di questo stile può essere l’eccesso di autocelebrazione o autocommiserazione. L’eccessiva ricerca del dettaglio può non essere altrettanto interessante per chi legge, rispetto a chi narra. È una questione di punti di vista. Al fine di non annoiare il lettore, è necessario guardarsi e guardare la storia da un’altra inquadratura.
È quello che fa, invece, il romanzo autobiografico nel quale il ritmo è sostenuto, i dettagli sono esclusivamente funzionali alla narrazione, l’effetto magnetico. Gli eventi narrati nel romanzo autobiografico sono filtrati dagli occhi del protagonista a cui ci si appassiona e del quale si vuole conoscere l’intimità dei suoi pensieri.
Quanto costa commissionare un’autobiografia?
Difficile dirlo a priori, ma ci sono delle oscillazioni di prezzo entro cui stare. Il tempo è ciò che influenza maggiormente il prezzo finale. Quando si commissiona un’autobiografia bisogna tener conto della raccolta del materiale, normalmente attraverso interviste guidate, dell’analisi delle informazioni e della prima stesura, e infine dell’editing.
Inoltre, in prima analisi, è necessario definire lo stile, il tono e l’obiettivo del nostro libro di memorie.
Questo processo può non sembrare semplice ma è fondamentale per non incappare nei tranelli esposti sopra.
La prossima volta che leggerai un romanzo autobiografico o una tradizionale autobiografia prova a chiederti se ti stai appassionando alla vita del protagonista, se il ritmo della narrazione sembra quello di un film o se, invece, riconosci i tratti dello stile tradizionale a volte eccessivamente descrittivi.