Sarah Geslot

Founder Senior

LE MALATTIE COME LINGUAGGIO DEL CORPO - parte 4 - LA TESTA E IL SUO LINGUAGGIO

2019-05-08 15:59:35

Viaggio nel nostro contenitore più intimo, ma come si esprime? CEFALEE e MESSAGGI CELATI...Che cosa rappresenta quel dolore alla testa che ci tormenta? Cosa si nasconde dietro ai nostri attacchi di mal di testa? Scoprilo continuando a leggere...


Il mal di testa non colpisce a caso  ma sceglie le sue "vittime" fra persone che hanno un'attività di pensiero ipersviluppata e che difficilmente riescono a staccare la spina e a far riposare la mente. Possiamo ritrovare le cause che spingono il cervello a questo doloroso tormento nei tratti del carattere che si riscontrano nei soggetti che somatizzano i disagi sotto forma di mal di testa


Tanti mal di testa, 

tante differenze individuali

A complicare le cose, c’è anche da dire che non esiste una sola forma di mal di testa: il disturbo si presenta “a grappolo”, muscolo-tensivo, intestinale, alla nuca, alle tempie, con aura, martellante o pulsante, può dare sonnolenza, nausea, giramenti di testa. Gli attacchi possono essere tanto forti da ridurre temporaneamente la vita.


Dietro ogni mal di testa, c'è una vita che subisce continui stop, dovuti ai sintomi, alla loro intensità e durata e agli effetti collaterali dei farmaci che spesso la persona assume per domare il problema. Un sintomo invadente e molto diffuso, che influisce negativamente sulla vita quotidiana della persona e sulla sua trama esistenziale.





Il luogo da cui parte il dolore, la testa e il suo linguaggio

Il capo è considerato come la parte più importante ed elevata del corpo, il luogo e contenitore della coscienza, ovvero della capacità di conoscere il mondo e se stessi, quella parte di sé che eleva e permette la crescita del nostro livello spirituale e intellettuale, che ci consente la comprensione di noi e di quello che ci circonda. È la sede del pensiero, dell'’immaginazione e della ragione. 


Quindi la possiamo considerare la parte di noi in cui per tradizione si incontrano la parte ‘illuminata e illuminante’, che connette cielo e terra, alto e basso, il “vertice” di tutto. 


La testa è il luogo corporeo ove maggiormente affiorano i conflitti tra ciò che vorremmo e ciò che vediamo, tra i nostri pensieri e ciò che ci arriva dal mondo esterno, tra quello che pensiamo di essere e quello che non vogliamo vedere di noi stessi: la testa è anche la sede degli occhi, lo sguardo ci consente di vedere e accogliere, è interessante soffermarsi sul fatto che spesso la cefalea costringe a stare al buio e con gli occhi chiusi, in una sorta di necessità di rifiutare, almeno temporaneamente, quello che arriva dal mondo esterno.


Essendo l’esistenza attuale caratterizzata da un costante ed eccessivo pensare (a discapito dell’attività del resto del corpo) che spesso sfocia nel rimuginìo e nell’affaticamento mentale possiamo già trovare una delle cause dell’ampia diffusione del mal di testa.

.Partiamo dal fatto che la cefalea colpisce la sede del pensiero e della ragione, quindi una prima chiave di lettura può essere quello di mal di testa come espressione del desiderio di non pensare, di tenere a bada e lontani pensieri che ci turbano.


Talvolta è espressione di non voler affrontare una situazione, o ancora può essere un’aggressività che non scarichiamo o rifiutiamo, oppure un senso di colpa che siamo incapaci di gestire.


Ampio spazio nella genesi delle cefalee occupa la repressione di un desiderio sessuale intenso: soffocare gli istinti, reprimere la libido, soffocare il mondo istintuale e sentire il bisogno di essere ipercontrollati (l’eccesso di controllo vuole il pensiero sempre dominante, senza lasciare spazio all’improvvisazione e alla creatività).


Mal di testa può essere ancora il timore degli altri e l’insicurezza che ci assale al punto da far irrigidire i muscoli del collo provocando cefalea da tensione.

Un viaggio tra energia repressa (fisica, sessuale, affettiva, creativa) ed un vissuto interiore cui la persona non dà spazio, perché non può, non riesce o non sa che esiste, costituito da un conflitto importante che chiede di essere risolto o da una rabbia che ha assoluto bisogno di essere espressa ma non ci riesce.


Il mal di testa esprime sempre anche qualcosa di esistenziale e di importante.


Che si tratti di cefalea a grappolo oppure tensiva, che il dolore arrivi in sede frontale oppure occipitale, che sia psicogeno, a predisposizione genetica o di matrice ormonale,


Il denominatore comune a tutte le sfumature di mal di testa

 è la manifestazione inconscia di

 un “mondo” che vuole venire alla luce:

 la richiesta disperata di 

uno sviluppo diverso, 

un altro modo di pensare e 

di stare nella realtà. 


Chi riesce a trasformarsi e a vivere una vita più ampia, smette, del tutto o quasi, di avere questo sintomo invalidante.

LA PERSONALITÀ DEL CEFALALGICO

Mettendo insieme tutte le caratteristiche del cefalalgico ci si potrebbe convincere, a torto, che abbiamo a che fare con una persona fredda e calcolatrice, ambiziosa e distaccata, ma se facciamo un’attenta analisi di comprensione ci accorgeremo di avere di fronte una persona istintiva, entusiasta, energica, ma suo malgrado compressa da schemi di razionalità e autocontrollo che la bloccano. 


Lo zittire la ragione è quindi un meccanismo di difesa che un soggetto intelligente e dotato mette in atto per difendersi da "un'incandescenza" emotiva che non sa come maneggiare, per questo appunto il mal di testa compare.


Vi sono dei tratti comuni che caratterizzano gli individui soggetti a cefalea, di seguito i più evidenti.

- Eccesso di razionalità
Ogni questione viene sottoposta ad analisi rigorosa: non si smette di pensare fino a quando non se ne viene a capo, ossia non si arriva a una conclusione o a una definizione, in genere rigida che esclude la possibilità che vi siano modi diversi di vedere la realtà.


- Perfezionismo
È tutta questione di voler dare sempre il massimo con manie da perfezionista. E chi soffre di mal di testa punta sempre alto con elevate aspettative, specie verso sé stesso. È molto severo e attento al giudizio altrui, teme di sbagliare e vive qualunque errore come un senso di colpa o vergogna. Nulla viene lasciato al caso, ma l’eccesso di perfezionismo può far perdere di vista l'obiettivo concreto e i desideri più semplici.


- Formalismo

 Il cefalalgico tiene a fare buona impressione sugli altri, ma si sente a disagio se si trova al centro dell'attenzione. Preferisce infatti passare inosservato e dare un'immagine di normalità. Non ha buon giudizio di ciò che è vistoso e diffida delle persone spontanee. Molto del suo formalismo è dovuto a un'educazione rigida.


- Eccesso di altruismo
Chi soffre di mal di testa non si tira indietro quando c'è bisogno di lui. Disponibile ma troppo spesso il favore più che all'altro lo fa a sé stesso: buona parte dei suoi interventi, più che da una genuina disponibilità, nascono dal desiderio di fare le cose come si deve, ossia a modo suo, se è lui a far le cose, può controllare come vengono fatte.


- Rancori inespressi 

 Per il cefalalgico, il passato è un enorme archivio in cui rimangono in sospeso troppe pratiche: esperienze e ricordi si accantonano ma non si cancellano. Ancora peggio se parliamo di torti subiti, la tendenza ad essere rancorosi è molto alta.



Altre caratteristiche importanti

  • Ambizione e autoaffermazione
  • Paura delle critiche
  • Eccesso di carichi di lavoro e responsabilità
  • Bisogno di tenere tutto sotto controllo
  • Mancanza di spontaneità e disinvoltura
  • Non riuscire a rilassarsi e lasciarsi andare o concedersi il giusto riposo
  • Sessualità controllata e inibita
  • Figli di genitori che inducono (inducevano) ad avere lo stesso atteggiamento ‘performante’ e ambizioso
  • Figli di un genitore depresso

LOCALIZZAZIONE E TIPO DI DOLORE PER UNA LETTURA ENERGETICA PIÙ APPROFONDITA

Cefalea da mestruazioni: l’energia sessuale non trova la strada per esprimersi liberamente, rinunciare all’orgasmo, inteso come abbandono e perdere la testa, indica un vissuto conflittuale della propria femminilità e anche della propria parte corporea e animale che il sangue mestruale arriva a ricordare.


Cefalee a grappolo, il dolore riguarda un lato della testa: a destra indica un conflitto legato alla nostra parte solare e maschile (padre), a sinistra con il lato lunare e femmino-intuitivo (madre), difficoltà a mettere in atto un cambiamento a causa di circostanze esterne o di resistenze interiori;


Cefalea digestiva: rimuginazione, difficoltà a digerire situazioni, sensazioni e pensieri;


Cefalea da week-end: incapacità di cambiamento e di lasciar spazio ad una parte di noi meno riflessiva e all’inconscio, incapacità di cambiare il proprio stile e lasciar spazio ad una parte diversa, più giocosa e creativa di noi, tipica di chi non riesce a “staccare”, non riuscire a stare fuori dal tran-tran del ritmo settimanale;


Cefalea muscolo-tensiva(dolore che si irradia ai muscoli del collo e dà una sensazione di oppressione): eccessivo controllo a livello di comunicazione che impedisce di esprimersi, rancori inespressi, un trattenere incessante che soffoca le emozioni, farsi carico di tutti i problemi, elevato senso di responsabilità;


Dolore frontale: utilizzo eccessivo delle capacità razionali, tensione nel rapporto con l’autorità o con una persona che ha indirizzato la propria vita;


Dolore occipitale posteriore: peso eccessivo delle responsabilità;


Emicranie che colpiscono fronte, tempie e occhi:  andare contro il proprio spirito, contro la propria natura;

Emicrania, con dolore localizzato in una metà della testa: può simboleggiare una parte di sé che non viene accettata la necessità di uscire allo scoperto. Dolore a destra o sinistra hanno un significato diverso.


Fitte: eccessiva razionalità;

Pulsazione dolorosa: pensieri e contenuti inconsci che “bussano” per emergere;


Testa pesante: sovraccarico di pensieri ed eccesso di attività mentale;

Altre manifestazioni legate al mal di testa


Nausea e vomito: rifiuto e aggressività


Lacrimazione: pianto non sfogato, affettività repressa, malinconia; 


Fotofobia: cercare di non vedere, di rimuovere le ragioni del conflitto


MAL DI TESTA: QUANDO ARRIVA, COME PASSA


 Cefalea digestiva

Bussa al momento della digestione o quando si presenta una situazione inconsueta (incontro inaspettato o significativo, ingresso in famiglia o al lavoro di persone nuove, occasioni in cui l’emotività prende il sopravvento.


Cefalea da week-end

Fa capolino in genere il sabato mattina e si protrae fino al lunedì, la cura è modellarsi ad esigenze e attività diverse.


Cefalea da controllo

La crisi acuta si presenta in genere dopo una incomprensione in una delle nostre sfere relazionali, quando avremmo voluto esplodere ma la razionalità ha preso il sopravvento e ha vinto il lato civile. Un bel pianto liberatorio aiuta a contrastare in dolore, come a voler portare via il fardello di tristezza.


Cefalea da tensione

Si presenta in giorni di decisioni, la tensione di collo e nuca che si estende fino alla testa ci dice che è in arrivo una tempesta di problemi o decisioni da prendere. Assolvere alle proprie responsabilità aiuta a far tutto più leggero e meno gravoso da sostenere.



Usa queste interpretazioni come spunto di riflessione sui fattori ‘interni’ e irrisolti che potrebbero influenzare il disagio, e cerca di sbrogliare la situazione tra e con te stesso.