Sandro Casponi

Virtual Multimedia Show of Climate

2019-07-19 22:39:33

E' il nome di un progetto che qui voglio condividere. Consigli e suggerimenti sono benvenuti. Mostrare tramite un percorso multimediale automatico, come avvengono le variazioni climatiche naturali secondo la Tesi Madrigali e i cicli di Milankovitch e la tesi detta “Global warming”.

Abstract

La multimedialità rende possibile disseminare i concetti in modo visuale, immersivo e polisensoriale quindi immediato ed accessibile a tutti, indipendentemente dalle conoscenze scientifiche personali.

Si tratta quindi di assorbire il visitatore in un’altra dimensione, rapirlo in una storia, fargli vivere un’esperienza capace di instillare comprensione e conoscenza.


Lo spettatore sarà attratto dalle ricostruzioni multimediali di queste teorie scientifiche che di solito sono lasciate solo all'immaginazione personale, offrendogli conoscenze che in altri contesti sarebbero risultate noiose o incomprensibili.

Nelle installazioni proposte la tecnologia, che sarà ampiamente utilizzata, è quella della ricostruzione virtuale 3d unita alle tecniche del projection mapping.

Lo spettacolo proposto si basa su una narrazione estremamente verticalizzata, tipica dei media di massa e quindi non interattiva, particolarmente immersiva e in cui non sono dati margini di personalizzazione, interpretazione, ruoli attivi agli utenti, che vengono trascinati da una storia il cui incedere é anche percorso di apprendimento.

La realizzazione di questi show immersivi rappresenta un espediente strategico per suscitare una reazione emotiva nei visitatori e sintetizzare gli elementi salienti di una narrazione scientifica, dalla quale dipanare ulteriori storylines, esperienze e percorsi di approfondimento più liberi e personali.


Il progetto 

IL PROGETTO

1) Analisi del contesto

Nell’ambiente politico-mediatico è quasi totale il consenso che le variazioni climatiche siano da attribuire anche alle attività umane, ma nel mondo della ricerca scientifica i dubbi e il dibattito sono accesissimi: è tutt’altro che certo che i cambiamenti climatici siano di origine antropica, siano cioè dovuti alle attività umane. Un’indagine recente tra i climatologi tedeschi, per esempio, ha rilevato il 37 per cento di aderenti all’ipotesi dell’origine antropica dei cambiamenti, il 36 di scettici e il resto su posizioni intermedie.

La stretta relazione di dipendenza tra aumento dei gas ad effetto serra e aumento della temperatura non trova quindi riscontro unanime nella comunità scientifica. Nel 2008 si è svolto un convegno internazionale a New York sui cambiamenti climatici organizzato dall’Hearland Institute nel corso del quale numerosi scienziati hanno dissentito dalle tesi proposte dall’IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change.

Le conclusioni del convegno riportate testualmente sono le seguenti:

“Non esistono riscontri convincenti del fatto che le emissioni di CO2 derivanti dalle moderne attività abbiano provocato in passato, stiano provocando ora, o provocheranno in futuro un cambiamento climatico catastrofico”.

“I tentativi dei governi volti ad imporre tasse e onerosi regolamenti all’industria con lo scopo di ridurre le emissioni di CO2, limiteranno inutilmente la prosperità dell’Occidente e il progresso delle nazioni in via di sviluppo senza influire sul clima”.

“Il cambiamento climatico provocato dall’uomo non costituisce una crisi gobale”.

L’importante incontro si è svolto mentre si dava risalto alla costituzione di un gruppo di scienziati denominato NIPCC (Non governmental International of Climate Change) le cui conclusioni sono le seguenti: ”Il cambiamento climatico è in massima parte determinato da forze naturali”

“il contributo umano è irrilevante. I cambiamenti dell’attività solare sono i principali responsabili delle variazioni registrate a livello climatico.”  

Scopo di questo progetto è mostrare, mediante un percorso multimediale, come avvengono le variazioni climatiche con obiettività, illustrando le due tesi: Global Warming e tesi Madrigali.

Immersività ed effetto presenza

L’effetto complessivo degli allestimenti che andremo a realizzare è l’immersione.

Semplificando, con questo termine ci si riferisce, dal punto di vista percettivo, alla capacità di un ambiente virtuale di coinvolgere direttamente i sensi del soggetto, isolandolo dagli stimoli dell'ambiente reale e, dal punto di vista psicologico, ad un coinvolgimento che determina l'impiego delle risorse cognitive del soggetto.

Il successo starà tutto nella capacità di creare show che uniranno all’immersività in ambienti virtuali avvolgenti dal punto di vista sensoriale - in cui alla stimolazione visiva si aggiunge l’elemento di sonorizzazione e musicale - l’impiego della narrazione, che abbatte ulteriormente i confini tra mondo reale e mondo virtuale grazie alla “suspension of disbelief”, attivando un potentissimo meccanismo di immedesimazione e realismo, al quale i più recenti studi attribuiscono basi neurologiche.

L’interazione con questo ambiente aggiunge all’esperienza un ulteriore effetto realistico – definito effetto di presenza - dato dalla constatazione che le azioni possibili nel mondo virtuale sono coerenti con quelle del mondo reale: questa possibilità rappresenta un ulteriore strumento di valenza didattica, in quanto introduce un margine di soggettività nel processo di approfondimento.

La sequenza narrativa

La sequenza narrativa si snoderà lungo una progressione che è anche fisica: la

sequenza si attiverà in seguito al termine della precedente, secondo una routine che accompagna i visitatori dall’incipit all’explicit della storia e dall’ingresso all’uscita dall’ambiente esperienziale.

La narrazione sarà possibile in varie lingue in numero sostanzialmente illimitato, rendendo fruibile il progetto a gruppi omogenei rispetto alla lingua.

IPOTESI PROGETTUALE

Lo show si svolgerà in una sala di dimensioni ipotetiche di circa mq. 150,00 secondo un percorso simile ad un tunnel spazio-temporale, in quanto saranno mostrate le condizioni climatiche in varie epoche anche in collegamento con eventi storici condizionati dagli eventi climatici.

I visitatori accederanno in un ambiente di attesa dove verranno accolti da una guida che illustrerà loro, sinteticamente, cosa vedranno all’interno.

Al termine dell’introduzione i visitatori accederanno allo spazio espositivo e la guida, con la semplice pressione di un pulsante, avvierà il sistema multimediale automatico che li guiderà nella visita. Da questo momento in poi tutto procederà automaticamente.

Si partirà da una situazione di buio ed il narratore, nella lingua prescelta, inizierà ad illustrare e commenterà ciò che i visitatori vedranno fino al termine della visita quando il sistema automaticamente si predisporrà per la visita successiva.

Collaborazioni

Chi fosse interessato può richiedermi ulteriori dettagli e approfondimenti. Lo scopo e creare un gruppo di lavoro e naturalmente delle sponsorizzazioni al fine della realizzazione del progetto. 

Considerato il grande attuale interesse per le questioni legate al clima, ci si può ragionevolmente aspettare un grande numero di visitatori quindi un discreto vantaggio economico. Grazie per avermi letto fin qui.

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