Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Come abbassare il potassio

2020-07-26 21:36:20

Il potassio è un minerale indispensabile per il buon funzionamento dell’organismo, elettrolita coinvolto in molte funzioni e fondamentale per la salute in generale. Viene assunto attraverso l’alimentazione e, occasionalmente, il medico può consigliare il ricorso a specifici integratori in caso di...

carenze importanti. Anche l’eccesso di potassio, fenomeno noto come iperkaliemia o iperpotassiemia, può causare disturbi anche gravi e dovrebbe essere sempre tenuto sotto controllo. Per monitorare i livelli di potassio, in ogni caso, è sufficiente sottoporsi a un semplice prelievo del sangue. L’eccesso di potassio nel sangue è spesso asintomatico, tuttavia può manifestarsi con gli stessi sintomi che ne caratterizzano la carenza. Si parla, ad esempio, di debolezza, nausea, stanchezza, crampi muscolari e soprattutto di alterazioni a livello del battito cardiaco, che appare rallentato e debole. È proprio il cuore, infatti, a essere maggiormente coinvolto dall’iperpotassiemia.
Per quanto riguarda le cause, è possibile che chi manifesta elevati livelli di potassio abbia disturbi di origine renale o, più semplicemente, che stia assumendo farmaci in grado di influire sul funzionamento dei reni. Anche un consumo eccessivo di integratori di potassio può condurre all’iperkaliemia, generata anche dall’abuso di alcolici, dall’anemia emolitica, dalla presenza di ustioni gravi o da gravi sanguinamenti che coinvolgono l’apparato gastrointestinale. Spetta al medico indagare sulle possibili cause e consigliare una terapia adatta, tuttavia un aiuto notevole per stabilizzare i parametri del potassio arriva dall’alimentazione.

Il potassio è presente in molti alimenti, cibi che in caso di livelli elevati nel sangue dovrebbero essere limitati o eliminati dalla dieta fino al ristabilirsi dei parametri considerati normali. Fanno parte di questo elenco:

  • banane;
  • frutta secca come uvetta, pinoli, mandorle, anacardi, arachidi;
  • prugne fresche e secche;
  • salsa di pomodoro;
  • avocado;
  • albicocche;
  • olive;
  • patate;
  • spinaci;
  • barbabietola;
  • broccoli;
  • porri.

Da evitare, inoltre, è il consumo di succhi di frutta e verdura a base di arancia e carota, particolarmente ricchi di potassio, così come l’assunzione di cibi precotti e confezionati spesso arricchiti con cloruro di potassio in sostituzione del sale. Al contrario, garantirsi un corretto apporto di acqua rappresenta una strategia utile per ristabilire livelli di potassio ottimali, in quanto anche la disidratazione può generare iperkaliemia.

Per ristabilire adeguati livelli di potassio in modo naturale, è anche possibile ricorrere ad alcuni rimedi naturali efficaci che riguardano prevalentemente la preparazione dei cibi, in particolare i metodi di cottura:

  • la bollitura degli alimenti in abbondate acqua, al contrario della cottura a vapore, favorisce la perdita di potassio, pertanto è preferibile utilizzare questo sistema per consumare le patate, la carne, il pesce e i legumi (in ogni caso è necessario non consumare il brodo residuo);
  • tagliare gli alimenti prima di cucinarli favorisce una maggiore perdita di potassio;
  • per ridurre il potassio contenuto nella frutta che deve essere consumata fresca, è possibile lasciarla in acqua per alcune ore in modo da limitare la concentrazione del minerale, che si disperde nel liquido.

    fonte greenstyle