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"Mamma, esiste il Diritto alla Felicità?"....Storia di una bambina molto curiosa...
Come fermare la curiosità di una bambina,se non dare le risposte che merita. Come non rimanere basiti dinnanzi a una domanda così assurda, ma al contempo così semplice e profonda. Ammetto che di domande strane,vista la mia professione,ne ho sentite tante, ma questa è stata la più sorprendente!
"MAMMA, ESISTE IL DIRITTO ALLA FELICITA'".
Prima di rivelarvi la risposta a questa domanda, appare doveroso farvi entrare nel mio mondo di mamma e di avvocato.
Sono la fortunata mamma di due bambine meravigliosamente attratte e incuriosite del mondo. Le loro domande sono le più disparate, da.." mamma, come vi siete incontrati tu e papà", a cose del tipo "esiste la fortuna? ".
Si lo ammetto! Io e mio marito siamo due curiosi patologici e non potevamo aspettarci reazioni o atteggiamenti diversi dalle nostre figlie...ma questa ammetto è stata, davvero, una bella domanda .
"Voglio una risposta da Avvocato, mamma", così esordì quel giorno a tavola.
Stetti un pò a riflettere e guardandola negli occhi cominciai a spigarle cosa potesse significare "diritto alla felicità" e forse lo spiegai anche a me stessa!
La felicità, è un concetto davvero personale e indeterminato, a secondo della prospettiva di vita di ciascuno di noi.
Dal punto di vista giuridico, possiamo attribuirne un generale riferimento Costituzionale all'art. 3 <<...pieno sviluppo della persona umana..>>, ma ahime non vi è nessun esplicito riferimento al termine felicità.
Forse, siamo troppo abituati a misurare questa "felicità", come se fosse legata ad indici reddituali o possedimenti materiali tanto da considerare l'uomo oramai derubricato a consumatore, nutrito a suon di promozioni e sconti.
"Non ho mai conosciuto nessuno che fosse felice, pur avendo tutto ciò che si possa desiderare ( cit. Italo Cillo)".
Potremmo considerare il diritto ad essere felici come monito para-esistenziale, un limite al potere del Sovrano di guidare i nostri destini, come rivendicazione del più sacrosanto dei diritti di personalità, quello di essere se stessi e di essere liberi di realizzare le proprie ambizioni. In tale contesto forse avrebbe anche senso la felicità come riflesso di un liberalismo completamente realizzato.
Del resto che la ricerca della felicità sia lo scopo della vita dell'uomo è una posizione filosofica decisamente diffusa e dalle origini nobili e antiche.
La piccola, dunque, rimasta quasi delusa dalla mia risposta disse; "Allora, non c'è un "Diritto alla Felicità!".
"No amore, non esiste un diritto riconosciuto alla felicità", dissi io, " ma esiste una forza potentissima che i grandi chiamano " cambiamento" e chissà, un giorno, persone come te spinti da questa voglia di cambiamento riusciranno ad affermare che la felicità è un diritto, da garantire a tutto il genere umano!".
In quei piccoli occhietti tornò a splendere una luce meravigliosa ed io fui felice di aver preso parte di una riflessione così importante e significativa.
I bambini hanno un grande merito: la capacità di guardare al mondo con un occhio critico e sincero, di poter individuare con estrema facilità i reali problemi dell’uomo ed oneste soluzioni.
A volte, presi da una vita frenetica dimentichiamo che anche noi siamo stati bambini e chissà come immaginavamo il mondo degli adulti, soddisfatti? Chissà......
Storia di una mamma e di una bambina molto curiosa.