UNIVERSO SHIATSU CON ROBERTO ROSSI
Funzioni energetiche dei Meridiani di Polmone e Intestino Crasso (Polmone: l’energia di polmone si manifesta attraverso la pelle.)
I meridiani di Polmone e Intestino Crasso sono i responsabili dello scorrere dell’energia in tutto il sistema corpo-mente.
Ecco perchè.
Lo Shiatsu, che fonda le proprie radici nella Medicina Tradizionale Cinese, agisce sui meridiani energetici. ovvero i canali all’interno dei quali scorre il KI. Quando l’energia scorre liberamente in questi canali, permette il mantenimento dello stato di salute; al contrario un fluire di energia in modo eccessivo oppure in deficit, può generare disfunzioni e malattie, non solo fisiche, ma anche quelle nervose o di carattere emotivo.
L’operatore nel trattamento shiatsu ha il compito di valutare quali sono i meridiani con minor energia e ripristinare il loro normale fluire.
I Meridiani principali sono dodici e a coppie appartengono ad uno dei 5 elementi della natura (Acqua, Legno, Fuoco, Terra e Metallo). I Meridiani di Polmone e Intestino Crasso, ovvero i meridiani dai quali parte lo scorrere del Ki in tutto il sistema corpo-mente, fanno parte dell’elemento METALLO.
Grazie all’energia di questo stadio ogni essere vivente prende coscienza della propria individualità e dei propri confini: per questo la funzione dei meridiani di Polmone di Intestino Crasso è definita di scambio ed eliminazione. In altre parole, l’energia di questi meridiani ci permette di far fronte all’ambiente esterno, prendendo l’energia dalla natura ed eliminando ciò che non è necessario.
Infatti, il Polmone riceve dall’esterno il Ki, attraverso l’atto respiratorio, e lo trasforma in energia corporea umana. Ha la funzione di adattamento al mondo esterno e di difendere dagli attacchi esterni anche eliminando i gas non necessari con l’espirazione.
L’Intestino Crasso (Colon) favorisce la funzione del Polmone. Secerne ed espelle. Infatti il detto “Chi non parla si gonfia la pancia” rispecchia la relazione tra il Colon e il “lasciare andare, mandare fuori”.
Entrambi i meridiani scorrono vicino alla superficie del corpo per svolgere il ruolo vitale nello scambio di energia con il mondo esterno. Vediamo in specifico le funzioni che queste energie esercitano sul nostro corpo e sulla nostra mente.
MERIDIANO DI POLMONE
In medicina cinese il Meridiano di Polmone viene definito “Maestro dell’energia”: ciò dipende dal fatto che il polmone, non solo distribuisce e fa circolare l’energia in tutto il corpo, ma partecipa anche all’intero ciclo vitale tramite la respirazione. Il respirare infatti è sia il primo atto che compiamo al momento della nascita, quello cioè che ci porta la vita e ci fa entrare nel mondo, ma rappresenta anche l’ultimo atto che compiamo al momento della morte. La respirazione rappresenta quindi il primo e l’ultimo atto della nostra vita.
Quando i polmoni funzionano bene, l’energia di questo meridiano è fluida, il sangue riceve ossigeno a sufficienza e, nello stesso tempo, l’anidride carbonica viene espulsa. In questa condizione il cervello, che è il principale consumatori di ossigeno del corpo, riesce a funzionare a pieno ritmo.
Quando invece c’è carenza d’ossigeno per blocco energetico, il nostro cervello non funziona bene in quanto non gli vengono fornite sostanze nutritive indispensabile alle sue funzioni; in questa condizione, diventiamo sempre più indecisi, titubanti e svogliati, col rischio di farci sopraffare dalla depressione e dall’impotenza.
Quando l’ossigeno nel sangue invece è sovrabbondante, abbiamo la tendenza a sentirsi euforici, in quanto le parti frontali del cervello vengono stimolate in eccesso producendo un senso di sicurezza di sé, che sconfina spesso in spavalderia e sfrontatezza.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese l’energia gestita dal Polmone rappresenta una barriera difensiva del corpo, proteggendolo dagli attacchi esterni del clima, come il freddo, il vento, l’umidità, l’aria secca e il calore. Se l’energia difensiva regolata dal polmone è forte, la pelle non lascerà entrare agenti patogeni, in quanto le funzioni di apertura e chiusura dei pori si svolgeranno secondo i bisogni del corpo. Viceversa, se tale energia difensiva è debole, riscontreremo disfunzioni della pelle: una pelle rugosa, secca, asfittica e che mostra un colore tendente al bianco (colore associato al meridiano di Polmone) rivela infatti una carenza dell’energia proprio questo livello. Raffreddori frequenti, mal di gola, tosse, dispnea, bronchite, pallore sono tutti sintomi di uno squilibrio energetico del polmone, così come lo sono i problemi della pelle, quali pruriti, eczemi e dermatiti. Tra polmone e pelle esistono in effetti parecchie analogie e stretti legami.
Possiamo quindi dire che l’energia di polmone si manifesta attraverso la pelle.
Infatti, come il polmone elimina l’anidride carbonica attraverso la espirazione, l’intestino crasso elimina le sostanze di rifiuto, attraverso le feci, allo stesso modo la pelle elimina il sudore attraverso i pori e le ghiandole sudoripare. Sia la pelle che il polmone realizzano continui scambi tra l’interno e l’esterno del corpo, peraltro funzioni comuni anche all’Intestino Crasso.
Tanto il polmone quanto la pelle si rapportano con la realtà esterna: la pelle in particolare segna il confine tra noi e l’esterno rappresentando il punto di separazione e di contatto con il mondo.
Sulla nostra pelle sperimentiamo e registriamo i primi contatti con gli altri, le carezze di nostra madre quando siamo piccoli, i gesti affettuosi e gli abbracci di quando siamo innamorati; ma anche le ferite, i lutti e i dispiaceri che ci capita di subire o incontrare nella vita. Tutto è scritto e memorizzato sulla nostra pelle!
Quando l’energia del meridiano di polmone è in equilibrio… il soggetto è caratterizzato da un forte potenziale energetico: ha la capacità di consolidare l’esperienza, di imporsi una certa autodisciplina e di mantenere un atteggiamento generalmente positivo nei confronti della vita. Il colorito della pelle è roseo, la voce squillante, tagliente, chiara, affascinante, sicura. L’entusiasmo è indice di una buona energia di polmone!
L’energia di polmone è quella che ci permette di conoscerci, di sapere chi siamo, di essere consapevoli delle nostre potenzialità e dei nostri limiti/difetti. Quando si conoscono i propri difetti, piuttosto che combatterli, siamo orientati ad accettarli come parti di noi, come aspetti da migliorare.
Quando sappiamo chi siamo e siamo coscienti delle nostre idee (energia di polmone in equilibrio):
- siamo “centrati” ovvero sappiamo riconoscere i nostri bisogni;
- siamo sicuri di noi;
- abbiamo fiducia delle nostre capacità;
- siamo vigili e non ci facciamo prendere dagli eventi;
- ci fidiamo del nostro istinto che ci dice se andare da una parte o dall’altra;
- sappiamo definire i nostri spazi, concedendo di entrare solo chi decidiamo noi;
- riusciamo a dire di NO!!
Quando l’energia del meridiano di polmone è in disequilibrio… il polmone è associato al naso, alla gola, alla laringe e alla trachea, quindi manifestazioni fisiche a questi livelli, come raffreddori, tracheiti, respirazione superficiale, denotano energia alterata. Sul corpo scorre lungo i bicipiti, per questo potrebbe presentarsi uno stato di debolezza nei muscoli delle braccia, tanto che la persona ha l’impressione di non riuscire a sollevare le cose.
Il linguaggio del corpo tipico delle persone con disequilibrio in polmoni è quello dell’abbassamento e della chiusura in avanti delle spalle, con conseguente incassamento del torace. L’impressione è come se portassero il peso del mondo sulle loro spalle. Testimonia un comportamento estremamente introverso, di chiusura, come se dovessero proteggersi da pericoli. Ne consegue rigidità delle spalle e del collo.
L’emozione che caratterizza l’elemento Metallo, di cui fanno parte i meridiani di polmone e intestino crasso, è la TRISTEZZA. La tristezza deriva dal senso di solitudine, dalla mancanza, dalla delusione, dalla separazione e dalla perdita. Si manifesta attraverso il pianto. La tristezza viene percepita è provata nel cuore e quindi influisce su tutto il torace, producendo pesantezza, affanno respiratorio, affaticamento e depressione.
La persona si deprime, diventa propensa a vedere l’aspetto negativo di quanto le capita, qualsiasi responsabilità le pare schiacciante, creando ansie e preoccupazioni eccessive. Perde interesse per le cose e per le persone che la circondano. I soggetti in questa condizione sembrano incapaci di affrontare perfino i problemi più semplici, come se fossero pietrificati o incapaci di superare le avversità. Posti di fronte alle difficoltà non riescono a vedere le possibili vie d’uscita, tanto da credere che non ci sia più nulla che possa essere fatto per cambiare le cose. Tendono a farsi invadere, a farsi dire cosa fare per insicurezza.
La voce tende a diventare monotona, senza ritmo, difficile da ascoltare.
È possibile che si rompono i vasi capillari sulle guance (zona del viso che corrisponde ai polmoni), mentre il resto del viso rimarrà molto pallido.
Un lutto può danneggiare l’energia di polmone, soprattutto quando la scomparsa è vissuta come un’ingiustizia, un avvenimento impossibile e che va contro natura.