✅ relazione con chi comunica (es. collaborativa, competitiva, paritaria, formale, gerarchica, amicale etc)
✅ contenuto, che può essere nuovo, originale, banale, ripetitivo, pubblico, privato etc
✅ dalla scelta del linguaggio (verbale, paraverbale, non verbale).
La scelta delle parole e delle frasi deve tener conto del:
✅ registro linguistico (per es. familiare, informale, formale, tecnico, specialistico etc)
✅ obiettivo che si intende conseguire (es. informativa, esplicativa etc).
Pertanto, nel corso dell’interazione occorre verificare continuamente che il feedback proveniente dal ricevente sia in linea con quello che abbiamo voluto comunicare e, se necessario, (ri)calibrare la comunicazione verso l’obiettivo desiderato. Infatti, la comunicazione persuasiva consiste nel saper analizzare i dati del contesto e nel saper adottare lo stile più opportuno per il conseguimento della finalità desiderata.
Occorre quindi diventare più coscienti dell’intera dinamica della comunicazione, in modo da cogliere i messaggi provenienti dagli interlocutori/dalle interlocutrici e ottenere la massima corrispondenza nella comunicazione con particolare attenzione ai tre livelli affinché siano congruenti fra loro.
Di questo e molti altri aspetti ne parlerà l'11 Maggio Stefano Denna, autore del Best Seller “Convincili” edito da Mondadori!
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