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COME FUNZIONA IL RISCALDAMENTO A PAVIMENTO?
Il riscaldamento a pavimento, o a pannelli radianti, prevede la propagazione del calore per irraggiamento, che permette di ottenere la temperatura desiderata con minore consumo energetico e non solo. Come funziona questo sistema e quando conviene installare il riscaldamento a pannelli radianti?
Riscaldamento per irraggiamento
A differenza dei metodi tradizionali, che modificano la temperatura per convezione, il riscaldamento a pavimento funziona per irraggiamento: con questo sistema, per trasferire il calore non è necessario un contatto tra corpo caldo e corpo freddo.
Composizione del riscaldamento a pavimento
Partendo dal basso verso l’alto avremo una struttura di circa 10 cm composta da:
Solaio, la base strutturalePannello isolante, in polistirolo o sugheroTubi dell’acqua,disposti a chiocciola. L’acqua calda può arrivare tramite caldaiapellet, tradizionale o a condensazioneoppure Pompe di calore.
Il massetto e il vero conduttore di calore, spesso è in calcestruzzo.
Più è sottile, meglio si propaga il calore.
Pavimento: ok per tutti i materiali.
Per il legno: meglio il parquet flottante.
Vantaggi e svantaggi del riscaldamento a pavimento
il costo di installazione è elevato e, se non previsto in fase di costruzione dell’edificio, prevede la rimozione di alcune parti del pavimento esistente, fino ad arrivare alla base strutturale. Considerate anche un innalzamento del pavimento di 5 cm ca, non è sempre compatibile con le esigenze domestiche.
Inoltre, il riscaldamento a pavimento è caratterizzato da un’elevata inerzia termica, quindi non deve essere spento. L’accensione h24 potrebbe non essere l’ideale per chi trascorre poco tempo fra le mura domestiche.
Vediamo alcuni vantaggi
Il riscaldamento a pavimento, grazie alla propagazione del calore per irraggiamento, utilizza una temperatura più bassa dell’acqua, 30-35°C contro i 70 della caldaia tradizionale. I pannelli radianti, infatti, si sposano perfettamente con una caldaia a condensazione, oppure con una pompa di calore
Il risparmio energetico è evidente, quello in bolletta è in media del 10-15%, ma può andare oltre se si sfruttano altri sistemi di integrazione. Infine, non dimenticatevi degli sgravi fiscali previsti dalla legge, che consentono di raggiungere una detrazione fino al 65% della spesa.
Le foto che osservate sono installazioni da me eseguite
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