Marzola Roberta

Facilitatrice Bars

Se reciti consapevolmente le tue maschere, ti accorgerai che non sei quei personaggi

2020-06-28 08:22:28

_enne anni fa, quando ero piccola, con le mie amiche giocavo a "Occhi di gatto" (il cartone animato, ricordi?). Giravamo nei giardini condominiali nascondendoci fra gli alberi e saltando su e giù per le panchine, fingendo acrobazie ladresche.

A volte ingaggiavamo perfino un amico, nel ruolo di Matthew, che ci inseguiva urlando e a volte mettendoci le mani addosso se riusciva a prenderci (i bambini, quando giocano, ci si mettono totalmente!).

Poi, appena finiva la messa in scena, tornavo a essere Roberta, timida e titubante, anche se prima ero stata la "gatta" Sheila, furba, determinata e sicura di sé ;)


Perché, poi, da grandi ci scordiamo di tutte le recite che insceniamo sul palcoscenico della nostra vita? Ti succede mai di forzarti a essere in un modo che non senti tuo, diventando quasi l'ombra di te stess*? 👥👥
Magari qualcuno te l'ha inculcato o magari in qualcun altro ti piace, ma... non sei tu! Sono le tue maschere...🎭🎭


Ogni tentativo di aderire ai modelli che abbiamo imparato sarà fallimentare, perché è un tentativo di allontanarci dalla nostra essenza. Funziona realmente solo ciò che è autentico.


A questo punto nasce un problemino: che cosa è autentico e che cosa no in noi? Bella domanda, eh?! ;)


Per trovare la tua risposta, ti suggerisco un esperimento:


🔵 recita consapevolmente le tue maschere 🔵


Non dovrai cambiarle, né tentare di abbellirle. Semplicemente mettile in scena con la consapevolezza che si tratta di maschere. L'unica indicazione è proprio questa:


🔵 recita sapendo che stai recitando 🔵


Un po' come quando i bambini giocano a guardia e ladri, appunto: si identificano pienamente nel ruolo, ma appena finisce il gioco, smettono di essere guardia o ladro.


E' un esperimento che puoi provare a fare dapprima in solitudine, senza altri "attori", poi con qualche "comparsa", cioè persone che non conosci o hanno poco rilievo nella tua vita e, via via che ti senti più sicur*, anche con persone che ti sono vicine, nella quotidianità o negli affetti.


Ecco, se lo farai, a un certo punto - o forse anche subito - ti accorgerai che non sei il personaggio che stai inscenando: non sei quei pensieri né quelle emozioni... sei altro. Per scoprire questo altro, continua a essere consapevole della tua recita... e prima o poi toccherai quello spazio sacro in te da cui parte tutto... Io lo chiamo ❤ essenza 


PS: se vuoi un aiutino per connetterti alla tua autenticità, puoi trovarlo con la “Meditazione guidata per contattare la tua essenza”, scaricabile dalla home page del mio sito.
Una vera e propria spinta, puoi riceverla invece al seminario residenziale in natura Dalle maschere all’essenza (iscrizioni entro il 31 luglio)