Marzola Roberta

Facilitatrice Bars

Quante tracce lasciano gli altri dentro di noi? 👣👣👣

2020-07-17 11:19:16

Le persone sono uno degli "oggetti" di attaccamento più potenti che possiamo vivere. Ti risulta? Ecco perché oggi ho scelto di parlarti dell'attaccamento agli altri. Può essere un'amicizia che sfuma fino a dissolversi, oppure di un rapporto di coppia che si interrompe bruscamente.

Ma anche semplicemente quel sorriso che avresti voluto incontrare ancora e ancora nella tua vita, e invece è stato solo una fugace comparsa.


Quante tracce lasciano gli altri dentro di noi? 👣👣👣


Ecco, questo è proprio il centro della questione: sono quelle tracce (emozioni, pensieri, esperienze, ricordi...) a cui siamo attaccati. Le persone, in fondo, non sono altro che energie che stimolano in noi altre energie. Sono quelle a cui ci attacchiamo, ti è chiaro?!


Una ventina di anni fa, quando non riuscivo a lasciare il mio fidanzato dell'epoca perché, nonostante l'amore, c'erano troppi impedimenti e complicazioni, mi venne detta una frase che mi illuminò e tagliò definitivamente il legame: "Quell'amore che tu provi è tuo, lui è solo l'aggancio per tirarlo fuori".


Caspita, era proprio così!!! Fu veramente una rivoluzione dentro di me: non era il mondo esterno, ma il mio mondo interiore che generava quelle esperienze. Non era lui, ma il mio amore per lui che mi faceva vibrare.


Sempre di più, da allora, mi radicai in me stessa, imparando poi a non attaccarmi nemmeno alle mie stesse emozioni (sto ancora imparando, eh, sia chiaro!!!😅)... e il proverbio che leggi qui sotto è la summa di questo viaggio...


Ti lascio anche un brano tratto da “Lo Zen e l’arte di innamorarsi”, di Brenda Shoshanna, io l'ho trovato di grande aiuto.


🌀🌀🌀

“Quando viene lo accogliamo,
quando se ne va non lo inseguiamo.

Questa semplice istruzione è un modo molto diretto per trasformare la nostra vita. Se la mettiamo in pratica nei nostri rapporti creiamo un paradiso in terra, indipendentemente da chi viene o se ne va. Non ci aggrappiamo all’altro, proclamando che è ‘nostro’. Vediamo da dove una persona è venuta, e dove sta andando.

Accogliamo chiunque arrivi, non con accuse, richieste o delusioni, ma con la comprensione che ogni persona è un bene prezioso che ci viene dato per un determinato periodo di tempo. E quando arriva il momento di andarsene, onoriamo la sua partenza e non ci mettiamo ad inseguirlo, cioè non lo incolpiamo o non lo accusiamo perché se ne va.

Quando l’altro sente il rispetto e lo spazio che gli offriamo, può essere quello che è e si crea un terreno fertile e un luogo sicuro per l’amore”