IL DOLORE Non più ostacolo ma guida per il movimento.
Secondo Bricot il dolore rappresenta la spia rossa della benzina: se lo ignori rimani per strada.
Ma cos’è il dolore? Il dolore viene comunemente inteso come sinonimo di sofferenza.
Esso è un fenomeno relativamente complesso, composto da una parte percettiva e da una esperienziale.
Molte volte infatti, quotidianamente, sentiamo dire: “io ho una soglia del dolore molto alta(o molto bassa)!”.
Due sono le componenti essenziali:
· parte percettiva è quella che permette allo stimolo esterno di arrivare al sistema nervoso attivando l’organismo
· parte esperienziale è la modalità di percezione dello stimolo spiacevole ed è prettamente soggettiva, in quanto determinata da una dimensione affettiva e cognitiva.
La componente percettiva è formata da un gruppo di 3 neuroni, cellule specializzate, che invia lo stimolo doloroso fino alla corteccia cerebrale, lo strato di rivestimento degli emisferi cerebrali.
La tipologia di dolore più diffuso è quello muscolo scheletrico.
Il dolore muscolo scheletrico può rappresentare sintomo di alcune patologie che colpiscono gli apparati muscolare e scheletrico. Esso può variare da lieve a grave o da acuto a cronico.
Il dolore muscolo scheletrico può interessare ossa, articolazioni, muscoli, tendini, legamenti o, come in genere accade, tutte queste componenti.
Questa tipologia di dolore non è sempre uguale ma varia a seconda della zona interessata.
A volte un dolore muscolo scheletrico può essere sintomo anche di una patologia che non ha origine a livello muscolare o scheletrico ma che interessa altri organi.
Per questo rimane fondamentale rivolgersi al proprio medico e a professionisti del settore, in quanto gli interventi inappropriati possono prolungare la fase del dolore peggiorando la patologia(scoliosi, ernie discali, post traumatico, post chirurgico, da posizioni prolungate).