C’è dunque qualcosa che non va?
Personalmente ritengo che sia sbagliato l’approccio.
Le lezioni, contrariamente a come sono, dovrebbero essere divertenti e giocose basate sulla comunicazione semplice e spigliata.
E’ molto importante associare l’apprendimento dei bambini al gioco e al rapporto affettivo con le persone care.
Mi chiederai perché?
Perché è questo il modo migliore per imprimere nella memoria qualsiasi cosa!
Chi non ricorda piacevolmente un gioco divertente svolto in compagnia, una maestra che lodava per un lavoro fatto a dovere, di una mamma e un papà partecipi dei nostri giochi, delle partite di carte fatte con i nonni, dei momenti felici?
E’ un lavoro che è servito al momento, per avere un bel voto a scuola, per una soddisfazione momentanea, un breve allenamento spesso poco utile.
E’ importante la naturalezza e l’inconsapevolezza nell’apprendimento; fa sì che qualsiasi cosa imparata venga ricordata nel tempo, porta i bambini ad appassionarsi all’argomento, perché è svolto nel modo che a loro piace.
Non ti devi preoccupare, non devi avere chissà quale conoscenza dell’inglese, magari non lo conosci proprio, lo devi solo praticare e usare assieme a tuo figlio.
Nulla di difficile.
L’importante è iniziare, non da cose complicate e difficili da applicare, ma dalle piccole cose, e soprattutto dalla semplicità di piccole azioni, che a volte appaiono scontate, ma in realtà sono quelle più importanti.
Non si tratta di far diventare i tuoi figli bilingue, di metterti a studiare la grammatica, o la pronuncia, ma di apportare in loro curiosità verso la lingua tramite il gioco, suscitando interesse, dando loro una base di apprendimento in modo molto semplice e divertente, che potrà essere per loro un prezioso aiuto nell’ambiente scolastico e nel loro futuro;
e mentre seguirai questo percorso, trascorrerai tempo prezioso con i tuoi figli, loro si divertiranno, immersi in momenti buffi, dolci e magici e scopriranno che imparare l’inglese è una piacevole esperienza!