I disturbi gastrointestinali possono portare rapidamente alla perdita dei liquidi, come proprio nel caso delle influenze intestinali. Le continue scariche dovute alla diarrea possono infatti determinare una condizione di moderata disidratazione, proprio poiché i liquidi vengono espulsi dall’organismo prima che possano essere effettivamente assorbiti dall’organismo.
Oltre alla disidratazione, le scariche diarroiche possono portare rapidamente alla perdita di alcuni minerali essenziali per l’organismo. Per questa ragione, il primo passo da compiere in caso di gastroenterite è provvedere a un’adeguata idratazione.
L’acqua minerale è essenziale, anche oltre i 2 litri al giorno, poiché contiene molti dei minerali persi a causa dell’infezione. È meglio però prediligere dell’acqua naturale liscia, poiché l’alternativa gassata potrebbe contribuire ad aumentare il gonfiore intestinale e con esso il dolore.
È possibile fare ricorso anche ai succhi, come quelli di arancia oppure pompelmo, garantendo così all’organismo un alleato in più contro l’infezione: la vitamina C. Quest’ultima è necessaria per il buon funzionamento del sistema immunitario, affinché gli agenti esterni che hanno causato il disturbo possano essere rapidamente eliminati.
Una gastroenterite determina un’importante alterazione delle funzionalità dell’intestino e, in alcuni casi, può coinvolgere anche lo stomaco. Non è infatti infrequente che il disturbo determini nausea e scarso desiderio di alimentarsi, anche per l’abbondanza di acidi digestivi proprio a livello di stomaco.
Per aiutare a limitare l’azione dei succhi gastrici, ma anche ad assorbire liquidi in eccesso nel tratto intestinale, alcuni prodotti da forno sono certamente utili. Cracker, grissini e pane sono molto efficaci nel contrastare l’azione degli acidi digestivi, nonché nel ripristinare la normale motilità a livello dell’intestino tenue e nel colon. È però necessario scegliere alimenti prodotti al naturale, prediligendo la presenza di olio extravergine d’oliva al burro, possibilmente dal contenuto di sale non eccessivo.
Il riso è da sempre considerato un valido alleato per il benessere dell’intero sistema digestivo, date le sue proprietà riequilibranti, la ricchezza in proteine e amminoacidi essenziali e ai suoi minerali. Ma si tratta soprattutto di un cereale astringente, quindi utile anche in caso di gastroenterite.
A livello dell’intestino, il riso aiuta sia a ridurre i liquidi espulsi che a compattare le feci, poiché molto generoso nell’apporto di fibre. In presenza di un’influenza gastrointestinale, lo si può consumare bollito e in bianco, accompagnato da un filo di olio extravergine di oliva.
Anche alcune tipologie di frutta e verdura possono ritornare utili in presenza di un’infezione intestinale, poiché alcune varietà presentano delle specifiche proprietà astringenti. È il caso delle banane che, oltre al loro dolce sapore, aiutano a trattenere i liquidi a livello intestinale nonché a compattare le feci.
Le banane sono inoltre ricche di potassio, un minerale essenziale per l’organismo e per i muscoli. A causa della diarrea protratta per giorni, l’organismo potrebbe subire la carenza di questo minerale, i cui livelli possono essere rapidamente ripristinati proprio grazie alla banana.
Sul fronte della verdura, è necessaria invece una maggiore attenzione. Almeno nelle fasi più acute delle scariche, bisognerebbe ridurre l’apporto di esemplari a foglia verde. Non perché non siano salutari – sono normalmente dei veri e propri toccasana per l’organismo – bensì poiché normalmente complesse da digerire e ricche di fibre e cellulosa, che potrebbero ulteriormente stimolare l’attività intestinale. Meglio invece favorire ortaggi che si caratterizzano per carboidrati complessi, come le patate cotte, così come radici e tuberi bolliti come le carote.
Per chi segue una dieta onnivora, anche alcune tipologie di carne possono rappresentare una scelta adeguata in caso di gastroenterite. Bisognerà però prediligere le carni magre, come pollo e tacchino, possibilmente bollite. E se invece si preferisse il pesce, dev’essere anch’esso bollito e altamente digeribile, come il merluzzo.
Sul fronte dei latticini, gli yogurt ricchi di probiotici aiutano a ripristinare la flora batterica alterata a causa dell’azione del virus. I formaggi non sono invece necessari ma, se proprio non si riuscisse a farne a meno, meglio optare per stagionati a grana dura come il Parmigiano, da usare come condimento.
In presenza di un’influenza intestinale, bisognerebbe evitare tutti quei cibi che stimolano la peristalsi e l’attività del colon o, ancora, quelli noti per le loro proprietà irritanti. Meglio quindi rinunciare al caffè, poiché stimolante, nonché birra e le altre tipologie di alcol.
Meglio rimandare l’appuntamento anche con le carni rosse, complesse da digerire, così come i cibi eccessivamente grassi o ricchi di burro. Stop anche all’uso di spezie, come il peperoncino, da ripristinare a guarigione avvenuta.