Riccardo Tonincelli

Biraghi di corsa nella storia, l’eroe del gol salvaItalia

2018-10-16 04:28:25

Da retrocesso in B a una delle pedine viola. L’ex Pescara sul suo profilo social ha postato anche il simbolo della bandiera tricolore e il messaggio «È per te DA13».

L’eroe più improbabile - Scrive l'edizione odierna de La Nazione - Se vogliamo l’antidivo per eccellenza, perché Cristiano Biraghi, magari, ha più dimestichezza con la serena intimità familiare che non con la copertina di una Nazionale, anche se fa piacere. Ma il calcio è una cosa e i sentimenti un’altra. E con quest’ultimi non si possono fare dribbling o corse sulla fascia. No, si esternano sul momento. Per questo sono veri. Così è spontaneo per il cursore viola/azzurro spiegare come lui sia «orgoglioso di essere italiano e di rappresentare un Paese fatto di persone che non sanno cosa vuol dire mollare – come si legge sul suo profilo Instagram –. E noi che rappresentiamo questo Paese dobbiamo avere grinta, coraggio e cuore». Cuore che non può fare a meno di battere anche per Davide Astori (...)

Messaggio che completa il post ‘Notti magiche’. Una serata che difficilmente sarà dimenticata così presto. Biraghi, come altri suoi compagni e l’allenatore Pioli, dopo la tragedia si sono fatti tatuare le iniziali del capitano. Segno indelebile per una squadra intera. Alzare le braccia al cielo, mimando con le dita delle mani il numero 13, è diventata una consuetudine per chi dei viola segna in qualunque contesto. Gesto fra l’altro compiuto qualche giorno prima anche dal capitano viola German Pezzella dopo la prima rete in carriera realizzata con l’Argentina. Eroe improbabile; quasi insospettabile per gli azzurri. Meno per la gente di Firenze che è passata dallo scetticismo iniziale all’affetto per questo ragazzo che alla conferenza stampa di presentazione in viola era disorientato per quanto gli era successo in 24 ore (...)




 

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