Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Uno sprecone leggendario

2019-05-21 23:59:01

Certi personaggi e i loro comportamenti sono proprio difficili da "digerire"...

Nell'antica Roma dopo la morte di Augusto (14 d.C.) si assistette a un deterioramento enorme dei costumi e della moralità. In particolare in campo alimentare si abbandonò ogni decenza: le classi più agiate della Città Eterna presero ad organizzare dei banchetti sontuosi e lunghissimi, in cui la gente arrivava "a vomitare per mangiare e mangiare per vomitare”, secondo il filosofo Seneca.

I ricchi romani sfruttarono le loro ricchezze e l'espansione dell'Impero per farsi servire una quantità industriale di cibo raffinatissimo (e pesante) che ingurgitavano per poi vomitarlo e tornare a ingozzarsi: i banchetti giunsero negli anni a contare fino a 7 portate e in certi palazzi (incluso quello imperiale) le cucine funzionavano ininterrottamente. Alle serate nelle lussuose domus dei ricchi dovevano partecipare anche degli schiavi che assistevano i commensali a vomitare dentro appositi secchi, oltre a guardarli sprecare il cibo buttandolo per terra, in pasto ai cani o direttamente nel secchio del vomito.

In particolare a Roma divenne celebre per i banchetti iper-sfarzosi un certo Marco Gavio Apicio, un bellimbusto collegato alla famiglia imperiale che passò gran parte della vita a spostarsi da un tavolo all'altro, dilapidando qualcosa come 60 milioni di sesterzi in banchetti di alto livello. Era talmente dedito ai piaceri della tavola che quando si accorse che gli erano rimasti "solo" 10 milioni di sesterzi e avrebbe dovuto rinunciare a ingozzarsi se voleva continuare a vivere, preferì bersi un bel bicchiere di veleno! L'unica cosa buona che fece Apicio fu scrivere una serie di ricette, raccolte anni dopo nel "De re Coquinaria", la principale fonte storica sulla cucina romana.

Ovviamente tutto questo sfarzo (e spreco) strideva paurosamente con le condizioni di vita della plebe di Roma, che a differenza dei ricchi era caldamente incoraggiata dai potenti a fare dei pasti semplici e frugali, praticamente poco più di pane e acqua.

Alla faccia dell'ipocrisia...


Fonte: HistoRick