Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una vittoria mancata

2020-01-03 01:43:06

Certe persone si fanno impressionare troppo facilmente...

Tra il 23 e il 26 ottobre 1944 ebbe luogo la più grande battaglia navale della Seconda Guerra Mondiale, la battaglia del Golfo di Leyte, vicino alle Filippine.


La battaglia era la parte finale di un complesso piano giapponese per distrarre la flotta USA e attaccare l'isola di Leyte, dove gli americani erano sbarcati poco prima.

Nonostante la complessità, il piano dei giapponesi funzionò: le loro portaerei riuscirono a ingannare l'ammiraglio Halsey, che si lanciò all'inseguimento lasciando praticamente sguarnito il golfo: a protezione dell'isola rimasero solo poche unità minori, mentre il grosso della flotta si allontanò.


Allontanati gli americani, i giapponesi mandarono la loro flotta contro l'isola e le sue deboli difese: l'ammiraglio Kurita, a capo delle navi del Sol Levante, era sicuro di riportare una grande vittoria grazie alla superiorità schiacciante di navi e aerei.

Purtroppo per lui, l'ammiraglio aveva sottovalutato l'avversario: il capo delle poche navi USA rimaste nel golfo, l'ammiraglio Sprague, decise di contrastare i giapponesi ad ogni costo.

Pertanto, le navi e gli aerei americani partirono in uno scontro suicida contro la flotta giapponese, che non riportò seri danni.


Ma qui si inserì la debolezza dell'ammiraglio Kurita: la tenacia degli aerei americani nell'attaccare le navi fu tale che l'ufficiale si convinse di avere di fronte chissà quali forze, quindi ad un certo punto decise di sospendere l'avanzata e andarsene via!


L'incredibile gesto costò al Giappone la sconfitta: la flotta nipponica perse oltre 26 navi e 10.000 uomini; quanto agli americani, la battaglia del golfo di Leyte da potenziale catastrofe divenne una grandiosa vittoria.


La cosa ironica è che se Kurita avesse aspettato una sola ora in più, anziché andarsene, si sarebbe accorto che la flotta USA che lo stava attaccando era microscopica...


Fonte: HistoRick