Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una punizione esemplare

2020-06-03 00:53:17

Provocare le ire di una regina non è mai una buona idea...

Nel X secolo d.C. tra il Mar Bianco e l'Ucraina esisteva un regno chiamato Rus' di Kiev: fondato dai vichinghi lungo il corso del fiume Dnepr, era nato con fini economici e commerciali, dato che ai fondatori interessava controllare il traffico mercantile via terra e via fiume tra i territori del nord Europa e Costantinopoli, capitale dell'Impero Bizantino.


Per molti anni la Rus' di Kiev dovette affrontare dei nemici più o meno pericolosi: uno di essi fu la tribù slava dei Drevljani, noti per essere degli "irriducibili" che non volevano stare sotto Kiev né pagare tributi, un po' come la tribù di Asterix con i Romani. 

Particolarmente degna di nota è la persona che si occupò di sistemare i rompiscatole una volta per tutte: si trattava di una donna, Olga di Kiev (900 circa - 969).


Sovrana di famiglia vichinga, forte e determinata, Olga rimase vedova quando i Drevljani le uccisero il marito Igor, rendendola reggente per conto del figlio piccolo Svyatoslav. 

Oltre a quello, gli assassini ebbero il coraggio di mandarle una proposta di matrimonio: volevano che lei sposasse il loro capo, in modo da far diventare lui il nuovo sovrano della Rus' e prendersi così l'intero regno!


Olga chiaramente la prese molto sul personale e stabilì l'annientamento fisico della maledetta tribù una volta per tutte, aggiungendo una serie di azioni dimostrative del suo disprezzo nei loro confronti:


- i primi 20 ambasciatori che bussarono alla sua porta per convincerla a sposare il capo nemico furono sepolti vivi


- i secondi 20 ambasciatori furono rinchiusi in un bagno e bruciati vivi al suo interno


- l'ultima infornata di ambasciatori venne fatta ubriacare per bene e poi trucidata senza pietà


- sterminati i nobili e i capi, assediò direttamente il popolo nemico e con una serie di stratagemmi catturò o uccise tutti quanti i superstiti, praticamente cancellando i Drevljani dalla Storia


Una cosa interessante è che nonostante questo piccolo genocidio, Olga è considerata dalla Chiesa Cattolica e anche da quella Ortodossa come una santa! 

La ragione è che nel 957 si convertì al Cristianesimo e cercò di evangelizzare il suo popolo: pare che non ci riuscì (la Rus' divenne cristiana sotto il regno di suo nipote), tuttavia l'aureola gliela diedero comunque.


Ad oggi non è chiaro perché i Drevljani abbiano continuato ad inviare i loro ambasciatori a farsi uccidere nei modi peggiori, ma una cosa è sicura: dopo il trattamento riservato agli irriducibili, nessuno ha osato più contrariare Olga per i decenni a seguire...


Fonte: HistoRick