Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una moglie molto particolare

2020-04-07 23:13:30

Quando qualcuno manca si cercano modi di sostituirlo, anche molto strani...

Nerone è uno degli imperatori romani più famosi della dinastia giulio-claudia: ultimo esponente della famiglia, ebbe una vita dissoluta e si macchiò di vari crimini, tra cui l'omicidio della madre e l'incolpare i cristiani per il grave incendio di Roma del 64 d.C., infine si uccise dopo essere scappato dalla capitale.

Ma se questi sono gli aspetti più famosi della sua vita, ce ne sono altri assai meno noti e uno di essi riguarda la sua vita sentimentale, nello specifico un "rimpiazzo".


Nerone nel 66 d.C. era sposato con Poppea, la sua seconda moglie nonché una delle donne più belle di Roma. Purtroppo Poppea morì per cause legate a una gravidanza e Nerone sposò l'amante, che però non riusciva a colmare il vuoto lasciato dalla defunta.

Allora l'imperatore decise che, anche se non poteva resuscitare Poppea, poteva almeno trovare qualcuno che le somigliasse. 

Così fu: gli sgherri di Nerone cercarono in tutto l'impero qualcuno fisicamente identico alla defunta imperatrice e lo trovarono, ma c'era un problema: la persona in questione non era una donna ma un uomo!

Per la precisione il poveretto si chiamava Sporo ed era un liberto, cioè un ex schiavo.


Quello che per chiunque altro sarebbe stato un ostacolo insuperabile, per Nerone fu risolto con il ricorso alla forza e alla (terribilmente dolorosa) chirurgia dell'epoca: Sporo fu preso e sottoposto a castrazione per ordine dell'imperatore, che cambiò il nome del pover'uomo in Sabina.

In questa maniera Nerone fece di Sporo/Sabina il primo trans documentato della Storia e non contento giunse pure a sposarlo e trattarlo da imperatrice, riservandogli tutti gli onori previsti.


Sporo/Sabina rimase (volente o nolente) accanto a Nerone fino al suicidio dell'imperatore nel 68 d.C., quindi finì nelle grinfie di Ninfidio Sabino, capo della guardia imperiale che aveva congiurato contro il defunto sovrano e che mirava a fare del povero eunuco-trans il suo amante.

Caduto Sabino, il poveretto non trovò pace perché fu nuovamente "attenzionato" dal generale Otone, imperatore durante il 69 d.C.


Provato da tutti gli abusi sofferti, Sporo/Sabina decise di farla finita e si suicidò poco dopo, prima di finire in pasto alle belve e ai combattimenti dell'arena decisi da Otone.

Almeno ha avuto voce in capitolo sulla sua fine...


Fonte: HistoRick