Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un processo scandaloso

2019-08-23 01:00:00

Certe cose sembrano delle brutte messinscene, ma invece sono accadute per davvero, compreso un certo processo...

Nel IX secolo d.C. la corte papale a Roma era teatro dello scontro tra due fazioni, entrambe appoggiate dall'esterno, nello specifico dai francesi e dai germanici.


Nel 891 d.C. fu eletto papa il cardinale filo-germanico Formoso, che in 6 anni di pontificato fece alcune mosse politiche poco saggio, destreggiandosi alla peggio nei micidiali intrighi dell'epoca, non a caso nota come "saeculum obscurum".


Formoso si intromise in tutte le dispute politiche: la successione al trono di Francia, si scontrò con Costantinopoli e soprattutto si creò problemi intervenendo nella successione al trono imperiale. Nello specifico il papa cercò la protezione dell'imperatore Arnolfo di Carinzia per difendersi dai potenti duchi di Spoleto, con i quali però si era alleato in precedenza. Va anche detto che i duchi, in particolare la duchessa Ageltrude, era fortemente anti-germanica.


Il tremendo voltafaccia non passò impunito, anzi costò molto al povero papa: la duchessa fomentò una rivolta a Roma che condusse all'arresto del pontefice nel 896 e alla sua morte poco tempo dopo, probabilmente tramite il veleno.


Ma non finisce qui: Formoso fu sepolto nel cimitero vaticano, dove però rimase meno di un anno. Infatti il suo successore Stefano VI, sostenuto dagli aretini, ebbe una trovata semplicemente folle e macabra: ordinò che il cadavere venisse riesumato e sottoposto a processo!


Il lugubre episodio prese il nome di "Sinodo del cadavere" e si svolse così: il corpo di Formoso fu così tirato fuori, agghindato con gli abiti papali e piazzato su uno scranno nella basilica lateranense, trasformata in aula di tribunale. Lassù il poveretto fu investito di accuse e insulti da tutti coloro che ce l'avevano con lui per un motivo o per l'altro. Ovviamente fu giudicato colpevole di essersi comportato in maniera indegna e fatto decadere legalmente dalla carica di pontefice. In quanto irregolare, tutte le decisioni prese da Formoso durante il suo pontificato furono revocate d'autorità.


Anche a processo finito l'ex papa non fu lasciato in pace: il cadavere fu dato alla folla, che lo mutilò di tre dita dita e si prese i suoi abiti, poi venire scaraventarlo senza tante cerimonie direttamente nel Tevere. I resti furono ritrovati alcuni giorni dopo e tenuti nascosti finché visse Stefano VI, solo dopo la sua scomparsa poterono essere sepolti nuovamente.


Dovevano proprio avercela con lui...


Fonte: HistoRick