Un prestito vitale

Durante la Seconda Guerra Mondiale i paesi dell'Asse attaccarono tutta l'Europa, a est come a ovest: Francia, Regno Unito e Unione Sovietica furono aggrediti dalle truppe di Hitler e dei suoi alleati.

Gli Stati Uniti non entrarono in guerra fino al dicembre 1941, quando i giapponesi affondarono metà flotta del Pacifico a Pearl Harbor, tuttavia nei mesi precedenti non erano rimasti a guardare: nel marzo 1941 il presidente Roosevelt firmò il Lend-Lease Act, con cui fornì agli alleati circa 50 miliardi di dollari di aiuti bellici.

Ovviamente i maggiori beneficiari furono i britannici, storici alleati dell'America, ma il secondo posto andò ai sovietici, contro cui Hitler aveva scatenato gran parte delle proprie forze. Dal 1941 al 1944 l'America fornì all'URSS migliaia di armi, veicoli, materiali e risorse varie per sostenere lo sforzo bellico: l'utilità di questi rifornimenti fu enorme all'Armata Rossa per resistere all'offensiva tedesca, al punto che lo stesso maresciallo Zukov riconobbe che le armi e i materiali erano di vitale importanza e senza di essi il suo paese non ce l'avrebbe fatta a respingere gli invasori.

Con la fine della guerra e l'incrinarsi dei rapporti tra America e URSS dopo il 1945, la propaganda sovietica iniziò subito a sminuire l'importanza dei rifornimenti americani, cercando di far passare la versione secondo cui l'Unione Sovietica aveva vinto la Germania completamente da sola, senza aiuti esterni, inoltre sostenne che gli USA avevano inviato le armi solo nel 1944, quando le sorti del conflitto erano già delineate.

Questo risulta falso per tutta una serie di motivi, incluso uno legato all'aviazione: il maggiore asso sovietico della guerra, Alexander Ivanovich Pokryshkin, ottenne la maggior parte delle sue 59 vittorie aeree dal 1942 al 1945 al comando di due aerei americani, il Bell P-39 e il Bell P-63, sembra inoltre ogni volta che gli proposero di usare aerei sovietici si rifiutò categoricamente...

Fonte: HistoRick