Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un mito duro a morire

2019-10-21 00:25:35

Cosa è successo davvero tra i Panzer tedeschi e la cavalleria polacca nel 1939?

Il 1 settembre 1939 la Germania nazista attaccò la Polonia, dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale.

Il primo giorno di guerra una squadra di Ulani (soldati polacchi a cavallo) caricò un gruppo di militari tedeschi avvistati a piedi nella foresta di Krojanty, nel nord della Polonia. La carica di cavalleria risultò efficace e disperse i soldati tedeschi, ma i polacchi furono attaccati poco dopo dai rinforzi nemici. Armati di mitragliatrice, i nazisti fecero una strage: diversi Ulani caddero e i superstiti dovettero ritirarsi.


La carica nella foresta di Krojanty, di per sé poco significativa nonostante il successo ottenuto (rallentò i tedeschi), per una serie di eventi fu all'origine di un mito che dura ancora oggi: il mito dei polacchi a cavallo che caricarono i Panzer. Un gesto simile ovviamente sarebbe segno di estrema stupidità e disperazione, ma come si è visto nella realtà non si è mai verificato. Allora come ha avuto origine?

La risposta è semplice: grazie ai giornalisti (tra cui uno famoso)!


Dopo la battaglia e la ritirata dei polacchi i carri armati della Wehrmacht giunsero nella foresta e il giorno dopo essi furono raggiunti da un gruppo di giornalisti, tra cui l'italiano Indro Montanelli: ai giornalisti furono mostrati i morti polacchi (cavalli e cavalieri) a fianco dei Panzer, quindi Montanelli pubblicò un articolo dove elogiava il coraggio dei polacchi "caduti caricando con sciabole e lance i carri armati". Anche i corrispondenti di guerra tedeschi scrissero storie simili e il mito dell'attacco polacco prese vita: la propaganda tedesca ne fece ampio uso per sottolineare la stupidità dei polacchi e demoralizzarli.


Finita la guerra furono invece i sovietici, in quanto nuovi padroni della Polonia, a riciclare il mito: Stalin se ne servì per denigrare il vecchio governo polacco e il suo esercito, entrambi rimpiazzati da elementi pro-Mosca nel 1945.

Il mito del folle attacco è sopravvissuto nel dopoguerra al punto che si sente persino nelle aule delle scuole e delle università. Inoltre pare che persino gli stessi polacchi avrebbero iniziato a crederci, a quanto pare per motivi di orgoglio nazionale legati alla cavalleria in tempo di guerra...


Fonte: HistoRick