Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un'intuizione devastante

2020-02-03 01:08:24

In guerra fare supposizioni a casaccio può essere oltremodo pericoloso...

Per tutta la prima metà del Settecento la Francia e l'Inghilterra si scontrarono per la supremazia coloniale nel sub-continente indiano: l'India dell'epoca era governata da una serie di capi locali, i nababbi, che parteggiavano per l'una o l'altra potenza europea, cercando di ampliare i propri possedimenti a scapito dei vicini.


Nel 1756 scoppiò la Guerra dei Sette Anni, che fu combattuta dagli eserciti europei in tutto il mondo, inclusa l'India. Gli inglesi e i francesi, con i rispettivi nababbi alleati, approfittarono della guerra per decidere una volta per tutte chi comandava in India.


Nel 1757 un poderoso esercito franco-indiano (60.000 soldati, quasi tutti indiani) entrò in contatto con un gruppetto di anglo-indiani (3200 soldati) vicino alla città di Pelasi (Plassey per gli inglesi) e attaccò battaglia. 

Gli inglesi però si asserragliarono nel loro accampamento, limitandosi a scambiare cannonate con gli altri. Ad un certo punto la zona fu colpita da una pioggia torrenziale, che bagnò la polvere da sparo dei cannoni francesi, rendendola inutile. 


Fu allora che la stupidità umana ci mise lo zampino: il comandante indiano Mir Mudin Khan pensò che anche la polvere degli inglesi si fosse bagnata, quindi mandò i suoi uomini ad attaccare frontalmente il fortino nemico.

Non l'avesse mai fatto: gli inglesi avevano previdentemente tenuto all'asciutto la loro polvere e appena i nemici furono a tiro li annientarono con l'artiglieria, facendo un'autentica carneficina.


Se a quello si aggiunge che i 3/4 dell'esercito filo-francese disertarono proprio in quel momento (gli inglesi avevano corrotto un comandante), l'esito dello scontro non poteva lasciare grandi dubbi: fu una vittoria assoluta per i britannici, che si presero l'India e la tennero fino al 1947. I francesi invece furono buttati fuori dalla regione e non ci tornarono più per circa un secolo.


Considerando le conseguenze, chissà se il comandante indiano si è mai pentito della sua presunzione infantile...


Fonte: HistoRick