Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un celeste tontolone

2019-12-06 01:35:08

Non sempre i politicanti brillano per intelligenza, ma in passato qualcuno ha brillato per la stupidità...

Quando si parla dell'Antica Cina, una delle dinastie che vengono subito in mente sono i Ming: essi regnarono sul Celeste Impero per circa 300 anni, dal 1368 al 1644.

I Ming diedero ben 16 imperatori al paese e come spesso capita, non tutti erano delle persone oneste e capaci, più di qualcuno di loro si "perse per strada".


Tra gli inetti ce n'è uno che è passato alla storia per una montagna di sciocchezze, stravaganze e colpi di testa: Zhengde.

Nonostante una vita breve (morì a 30 anni), il sovrano cinese non ne azzeccò una durante i suoi 16 anni di regno, risultando uno dei figuri più chiacchierati della sua epoca, almeno dalle sue parti.


Ecco un breve elenco delle sue azioni più bislacche:


- Disertò praticamente subito gli affari di Stato, dando il via a una serie di imperatori sempre più menefreghisti, alla lunga questo causò il crollo della dinastia Ming


- Amante delle prostitute, fece erigere un personale bordello di lusso subito fuori dalla Città Proibita: ovviamente le donne all'interno erano quelle che piacevano a lui (era l'unico cliente nonché padrone dell'attività). Dentro il bordello c'erano anche degli animali esotici, tra cui una tigre che artigliò l'imperatore e lo mise fuori uso per 1 mese


- Diede prova di suprema sbadataggine quando riuscì a bruciare il suo palazzo maneggiando della polvere da sparo


- Più tardi fece costruire una finta strada con bancarelle del mercato (stile Chinatown) per fingere di essere un uomo comune che passeggiava per un vero mercato, costrinse anche i cortigiani e i ministri a partecipare alla messinscena travestendosi da mercanti. Per chi non lo sapesse, un ministro cinese del Cinquecento considerava un disonore imitare un uomo del popolo...


- Fece diversi viaggi con il solo scopo di comprare cose esotiche (ad esempio una certa tigre) da aggiungere alla collezione custodita nei suoi palazzi, alcuni fatti erigere apposta spendendo montagne di quattrini


- Passò alla storia quando decise di giocare alla guerra: un giorno sentì che un principe di una provincia si era ribellato e decise di guidare personalmente l'esercito per schiacciare la rivolta. Purtroppo quando giunse sul posto scoprì che la rivolta era già stata soffocata, quindi il suo cervello partorì una pensata folle: si fece portare il principe sconfitto (e imprigionato) e lo liberò, così da poter combattere una vera battaglia contro di lui!


Oltre a queste follie, Zhengde fece assassinare numerosi ministri e un potente eunuco che tramavano per rovesciarlo, inoltre fu lui ad accogliere le prime spedizioni navali degli europei (erano gli anni delle grandi spedizioni in giro per il globo). C'è da chiedersi che impressione avessero quelli di lui...


In ogni caso, l'imbecille imperiale trovò la sua fine nel 1521, ovviamente in maniera assai insolita: una sera si ubriacò di brutto e cadde in un canale, beccandosi una malattia mortale che lo portò sottoterra dopo una lunga agonia.

Alla luce delle sue azioni verrebbe da pensare che non sia stata una grande perdita per il suo regno...


Fonte: HistoRick