Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un addio molto sofferto

2019-03-12 22:43:31

A volte non è facile separarsi da qualcosa a cui si tiene, specie se è un mito nazionale...

Al termine della Seconda Guerra Mondiale l'Italia risultava un pese sconfitto, di conseguenza dovette consegnare ai vincitori del conflitto una grande quantità di materiale bellico.

In particolare la Marina Militare dovette cedere all'Unione Sovietica diverse navi, tra cui la storica nave-scuola Cristoforo Colombo. Costruito negli anni Venti a Castellamare di Stabia assieme alla sorella Amerigo Vespucci tutt'ora in attività, il veliero aveva ospitato e addestrato migliaia di marinai nel corso della sua carriera e non si era mai arresa al nemico.

Di conseguenza la notizia che il veliero era stato destinato ai sovietici fece molto male: diversi ex membri dell'equipaggio e buona parte dell'Italia insorsero, a causa della grande reputazione della nave presso la popolazione. Addirittura alcuni ex marinai tentarono di affondarla con l'esplosivo pur di non vederla in mano agli odiati comunisti, ma la polizia fermò l'estremo gesto e nel 1949 la Cristoforo Colombo arrivò in Unione Sovietica.

I comunisti presero subito a spersonalizzare la nave, cambiandole il nome in Dunaj e cancellando con la vernice grigia tutti i segni del passato italiano del veliero, dopodichè la sfruttarono per qualche anno come nave scuola e infine la relegarono al trasporto di legname, un compito indegno considerando il suo passato.

Nel 1963 la Cristoforo Colombo/Dunaj andò a fuoco: i sovietici la lasciarono bruciare senza cercare di recuperarla e otto anni dopo la demolirono definitivamente.

Fonte: HistoRick