Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Quei giorni svaniti

2023-01-29 21:24:30

Perché i giorni dal 5 al 14 ottobre 1582 non sono mai esistiti?

Il calendario, come strumento per organizzare il nostro tempo, è senz'altro una delle invenzioni più importanti di sempre: ma per quanto sia raffinato, non ha raggiunto la perfezione…

Ne sanno qualcosa le persone vissute in Europa nel 1582, l'anno in cui si cambiò calendario: per volere di papa Gregorio XIII, il vecchio calendario giuliano (introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C.) fu rimpiazzato dal modello nuovo. Si tratta ovviamente del calendario gregoriano che tutti noi conosciamo.

Ma gli abitanti del 1582 sperimentarono qualcosa di unico, per la precisione un furto di giorni!

Proprio così: quell'anno nel mese di ottobre si passò dal 4 al 15, saltando tutti i giorni in mezzo! Come fu possibile?

La risposta sta nelle causa che avevano spinto il papa a introdurre il nuovo calendario: secondo il calendario giuliano, erano bisestili gli anni la cui numerazione è multipla di 4: l'anno giuliano medio durava quindi 365 giorni e 6 ore (la media di tre anni di 365 giorni e uno di 366).

Questa durata non corrispondeva però a quella dell'anno solare medio, che si ricava dalle osservazioni astronomiche: quest'ultimo infatti è più corto di 11 minuti e 14 secondi. Di conseguenza, il calendario giuliano accumulava circa un giorno di ritardo ogni 128 anni rispetto al trascorrere delle stagioni: inserire 32 anni bisestili in 128 anni, dunque inserire 32 volte il 29 febbraio ogni 128 anni, anziché farlo soltanto 31 volte, "rallentava" troppo il calendario stesso.

Tra il 325, anno in cui il Concilio di Nicea stabilì la regola per il calcolo della Pasqua, e il 1582 si era ormai accumulata una differenza di circa 10 giorni. Questo significava, ad esempio, che la primavera, in base alle osservazioni astronomiche, non risultava più cominciare il 21 marzo, ma già l'11 marzo. Così la Pasqua, che sarebbe dovuta cadere la prima domenica dopo il plenilunio di primavera, veniva spesso a cadere nella data sbagliata; e di conseguenza erano sbagliati anche i periodi liturgici collegati alla Pasqua, e cioè la Quaresima e la Pentecoste.

Si decise dunque di correre ai ripari facendo due cose:

  • recuperare i giorni perduti, in modo da riallineare la data d'inizio delle stagioni con quella che si aveva nel 325
  • modificare la durata media dell'anno, in modo da prevenire il ripetersi di questo problema

Per recuperare i dieci giorni perduti, si stabilì che il giorno successivo al 4 ottobre 1582 fosse il 15 ottobre; inoltre, per evitare interruzioni nella settimana, si convenne che il 15 ottobre fosse un venerdì, dal momento che il giorno precedente, il 4, era stato un giovedì.

Speriamo che in futuro un caos simile non si verifichi più…


Fonte: HistoRick

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