Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Ok la lobotomia è giusta!

2020-08-04 23:29:24

Chi pensava che tagliare via pezzi di cervello fosse la soluzione a tutti i mali (e agì in tal senso)?

Tra Ottocento e Novecento la scienza medica era indietro anni-luce rispetto ad oggi, di conseguenza i dottori tentavano diverse vie per curare i malanni: come spesso capita, alcuni presero delle cantonate clamorose.


Uno di essi fu il neurologo americano Walter Jackson Freeman III (1895 - 1972): ossessionato dal trovare una cura chirurgica per le malattie psichiatriche, negli anni Venti e Trenta si dedicò allo studio di nuove tecniche per eliminare i disturbi agendo sul cervello. 

Nel 1936 Freeman si associò al neurochirurgo J.W. Watts e usò per la prima volta negli USA una tecnica inventata dal collega portoghese Egas Moniz, che prevedeva di asportare parte dei tessuti celebrali dopo aver perforato il cranio: in altre parole, la lobotomia!


Da lì fu purtroppo inarrestabile: dato il successo apparente dei primi interventi, Freeman e Watson affinarono la tecnica e pubblicarono man mano le loro scoperte e i progressi, diventando delle celebrità (contestate) nella comunità medica. 

Una volta messa a punto una variante a basso costo dell'intervento, i due intrapresero un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti di ospedale in ospedale (inclusi quelli psichiatrici), facendosi pubblicità e operando centinaia di persone per disturbi molto diversi tra loro, causando danni enormi senza rendersene conto.


Per fare un esempio, la loro "vittima" più famosa fu Rosemary Kennedy, sorella dell'omonimo presidente e vittima di sbalzi d'umore: operata da Freeman e Watson nel 1941, la poveretta finì in stato vegetativo per il resto dei suoi giorni, soffrendo di incontinenza e perdendo gran parte del suo intelletto e dell'abilità motoria (morì nel 2005 ad 87 anni). Evidentemente si erano portati via un po' troppo del suo cervello...


Freeman e Watson proseguirono per la loro strada e non si fermarono fino alla fine degli anni Quaranta, dopo aver rovinato per sempre migliaia di persone con il loro intervento "risolutivo": tra le loro ultime vittime ci furono decine di veterani della Seconda Guerra Mondiale, tornati a casa con il Disturbo Post-Traumatico da Stress (all'epoca sconosciuto) e "curati" con l'asportazione di un pezzo di cervello.


Solo nei decenni successivi la comunità medica si rese conto che la lobotomia era una cosa deleteria e smise di usarla, ma ormai un sacco di gente era già compromessa a vita...


Fonte: HistoRick