Non bevete quel caffè (e nemmeno il tè)!

Nel XVII secolo il caffè raggiunse l'Europa e in breve si diffuse in lungo e in largo, fino a diventare il compagno inseparabile di miliardi di persone in tutto il mondo, ogni giorno.

Eppure l'ascesa del caffè non è stata priva di incidenti: come esso iniziò a prendere piede ci furono delle persone che tentarono di bloccarne la diffusione, in vari modi e con vari risultati.

Nella Svezia del Settecento il caffè si diffuse assieme al tè nelle classi benestanti: nobili e borghesi altolocati cominciarono a berne in quantità e a ritrovarsi negli eleganti locali che servivano le suddette bevande, dove spesso si faceva salotto e inevitabilmente circolavano nuove idee, politiche o di altra natura. Oltre a questo, l'ascesa di tè e caffè stava mandando in malora i guadagni dei locali produttori di birra (all'epoca una delle eccellenze svedesi) e delle taverne che la servivano, ormai frequentate solo dai poveri.

Qualcuno ovviamente non era felice della situazione: il re Adolfo Federico (1710 - 1771) cominciò a limitare il consumo di caffè nel suo regno a più riprese, con scarso successo. Suo figlio Gustavo III cercò di riprendere l'opera paterna chiamando in causa la scienza, passando anni a cercare di dimostrare la pericolosità della bevanda ai suoi sudditi.

Secondo alcune voci (non confermate), il re ordinò di condurre una sorta di test clinico, il primo della storia scandinava: presi dalle prigioni due gemelli condannati a morte, uno fu costretto a bere 2 caffè e l'altro 2 tè ogni giorno fino alla morte, con tanto di medici a tenerli d'occhio. Ebbene, i gemelli seppellirono tutti: il primo a morire fu proprio il re, quindi fu la volta dei medici e infine i gemelli (il bevitore di caffè fu quello che se ne andò per ultimo)!

I tentativi del governo svedese di interferire con la popolarità del caffè andarono avanti fino al 1820, quindi finalmente gettarono la spugna: oggi a quanto risulta la Svezia è uno dei paesi in cui il consumo di caffè pro-capite è tra i maggiori al mondo.

Chissà come reagirebbero quei due re a vedere la situazione attuale…

Fonte: HistoRick