Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Metallo sprecato

2018-12-05 00:11:45

A che scopo costruire una enorme corazzata nell'era delle portaerei?

Fino al 1945 la Marina Imperiale Giapponese è stata una delle più potenti del mondo, tuttavia fece dei passi falsi assai notevoli. Uno di questi aveva dimensioni da record.

Nel 1937 i nipponici decisero di costruire la nave da battaglia Yamato, un mostro di acciaio lungo 260 metri e da 68.000 tonnellate di dislocamento, iper-corazzato,  traboccante artiglieria di ogni calibro immaginabile. Si trattava della più imponente corazzata mai costruita (e lo è tutt'ora, anche se non galleggia più).

La Yamato fu varata pochi giorni dopo l'attacco a Pearl Harbor nel dicembre 1941, ma sfortunatamente passò gran parte della guerra chiusa in porto: nel 1942 gli americani avevano affondato 4 grandi portaerei giapponesi, rovinando la marina imperiale. In quanto ammiraglia (teorica) della flotta imperiale, la Yamato sarebbe servita come sede del celebre ammiraglio Yamamoto, ma gli americani abbatterono l'aereo del poveretto nel 1943, uccidendolo e rendendo così la corazzata perfettamente inutile.

I giapponesi si erano accorti un po' tardi che l'epoca delle corazzate era giunta al termine e si era aperta quella delle portaerei: le imponenti ma lente navi come la Yamato erano infatti degli ottimi bersagli per i caccia che attaccavano dall'alto, dove le corazze erano molto meno spesse che sui lati.

Lo sfortunato vascello giapponese quindi, pur essendo superiore in tutto e per tutto alle corazzate americane di classe Iowa, era stato condannato a morte dalla scomparsa delle portaerei, i cui caccia erano fondamentali per tenere occupati gli americani.

La povera Yamato fu (finalmente) usata dai giapponesi alla fine della guerra, tra il 1944 e il 1945. L'ultima volta che sparò un colpo fu durante l'operazione Ten-Go, una missione suicida per danneggiare gli americani intenti a conquistare Okinawa: la corazzata fu però avvistata da alcuni caccia americani, che chiamarono rinforzi e la bombardarono per due ore di fila. L'ultima bomba fu quella fatale, perché fece detonare il deposito di munizioni, condannando la gigantesca nave ad affondare e a portare con sè quasi 2.400 membri dell'equipaggio.

Dopo quella disastrosa esperienza, le marine militari di tutto il mondo hanno saggiamente ritirato dal servizio gran parte delle proprie corazzate, per ovvi motivi. Gli USA invece costituiscono un'eccezione: oltre a mantenere alcune navi storiche come la Missouri (sul cui ponte il Giappone firmò la resa nel 1945), hanno modernizzato le corazzate trasformandole in piattaforme per il lancio di missili di crociera, come i Tomahawk. La Wisconsin ad esempio ha sparato diversi Tomahawk contro gli iracheni di Saddam Hussein durante la Prima Guerra del Golfo, nel 1991.

Per quanto riguarda il Giappone, se non avesse costruito quella mostruosità (e un paio di navi gemelle) sicuramente avrebbe avuto molto più acciaio...

Fonte: HistoRick