Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Il re della cattiveria

2020-09-22 21:58:22

Perché Pietro di Castiglia fu definito "il Crudele"?

Vivere nell'Europa del Trecento non doveva essere una cosa facile, ma gli abitanti della Castiglia furono particolarmente sfortunati: oltre alle difficoltà tipiche dell'epoca dovettero subire per quasi vent'anni (dal 1350 al 1369) le tremende cattiverie del loro sovrano.

Il re in questione si chiamava Pietro I (1334 - 1369) e non era proprio un santo, al punto che passò alla Storia come "il Crudele". Ma cosa fece di preciso per guadagnarsi un simile appellativo?


La risposta si trova in una serie praticamente ininterrotta di azioni malvagie (soprattutto delitti) che punteggiarono la vita assai violenta di quell'uomo. 

Ecco le principali:


- a 16 anni, appena salito al potere, fece assassinare Eleonora di Guzman, l'amante del defunto padre (pare che fu istigato dalla madre)


- a 17 anni fece assassinare l'erede infante di Biscaglia (aveva 3 anni), fece sposare il proprio fratellastro Tello alla sorella del bambino ucciso e infine assassinò anche lei, incorporando il nuovo territorio al suo regno


- a 19 anni sposò la principessa francese Bianca di Borbone, ma dopo solo 3 giorni l'abbandonò a favore di Maria di Padilla, sua amante già da tempo. Pare anche che sposò in segreto la donna, diventando di fatto bigamo


- a 20 anni fece uccidere un importante nobile e lo rimpiazzò con il fratello di Maria per sistemarlo nell'alta società; nello stesso periodo costrinse la propria madre a scappare in Portogallo dopo essere entrato in contrasto con lei. Infine, dopo aver ripudiato Bianca (e senza rinunciare all'amante Maria), sposò la vedova Giovanna de Castro: sfortunatamente, abbandonò anche lei dopo solo 1 giorno di matrimonio


- tra il 1357 e il 1359 Pietro I fece una strage: sotto i colpi dei sicari caddero un sacco di parenti e potenziali rivali, tra cui il tre fratellastri (figli del padre e di Eleonora di Guzman), il cugino Giovanni d'Aragona e la zia Eleonora, madre di Giovanni


Negli anni successivi Pietro fu coinvolto in una serie di guerre che gli costarono gran parte del regno, inoltre divenne sempre più cattivo finché tutti non ne poterono più di lui: Enrico di Tastamara, unico superstite tra i fratellastri del re, ottenne l'appoggio dei francesi e si rivoltò contro il fratello. 


Nel 1369 Enrico ebbe la meglio e Pietro finì assediato nel castello di Montiel, da cui cercò di fuggire corrompendo il capo degli assedianti, il francese Bertrand du Guesclin. 

Sfortunatamente, quello anziché condurre il re in salvo lo condusse proprio di fronte al fratellastro: come si videro, Pietro ed Enrico se le diedero di santa ragione, finché il secondo, grazie all'aiuto del comandante francese, riuscì a sconfiggere il fratello cattivo e a decapitarlo, diventando re e dando origine a una dinastia che sarebbe durata due secoli.

Quando si dice "fratelli coltelli"...


Fonte: HistoRick