Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Il ponte del topless

2022-01-02 21:00:00

Perché a Venezia c'è un ponte chiamato "delle tette"?

Oggi Venezia è nota per essere la città degli innamorati, ma in passato le cose erano radicalmente diverse: dal Medioevo fino al Settecento l'amore più associato alla metropoli lagunare era quello "a pagamento", una fama dovuta alla presenza massiccia di signorine disinibite pronte a intrattenere chiunque avesse il portafogli pieno. Questa fama attirava uomini di ogni estrazione sociale da tutta Europa e l'economia cittadina ne beneficiava enormemente, dato che gli affari andavano a gonfie vele e le signorine pagavano regolarmente le tasse.

Nel 1412 il governo cittadino, divenuto più sensibile alla moralità (ma senza dimenticarsi delle finanze), emise un decreto con cui radunava tutte le "lavoratrici" in un quartiere apposta per loro, chiamato Carampane di Rialto: questo fu possibile perché il vecchio proprietario dei palazzi era morto senza eredi e la città aveva incamerato i suoi possedimenti, trasformandoli in alloggi e bordelli per cercare di controllare la prostituzione.

Il neocostituito quartiere a luci rosse, non troppo diverso da quello celebre di Amsterdam (altra città su canali), esibiva una insolita caratteristica: per facilitare la scelta ai clienti, le signorine erano autorizzate a sporgersi dai balconi delle case a petto nudo, "esibendo la merce" agli sguardi degli uomini. Oltre che dalle case, le prostitute si esibivano in topless anche da un particolare ponte, detto da allora "Il ponte delle tette", per il medesimo motivo!

A proposito del ponte, secondo alcune voci esso fu espressamente voluto dalle autorità veneziane (che giunsero a pagare le signorine per starsene appollaiate lassù tutto il tempo) per "curare" l'omosessualità, che all'epoca era vista come un gravissimo problema: in pratica, le autorità erano convinte che prendendo gli omosessuali e costringendoli a guardare più volte le donnine seminude, essi si avrebbero abbandonato le proprie inclinazioni, magari diventando eterosessuali.

In ogni caso, il ponte esiste tutt'oggi, anche se ovviamente la sua attrazione principale non è più operativa da qualche secolo…


Fonte: HistoRick