Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Il paese della morte

2019-08-05 00:27:55

E' possibile perdere il 25% della popolazione di un paese in 4 anni? Nel sud-est asiatico purtroppo sì...

Nel 1970, durante la Guerra del Vietnam, nello schieramento comunista sorse un gruppo derivato dall'esercito nord-vietnamita, i Khmer Rossi. Guidati da un simpatico individuo di nome Pol Pot, essi provenivano dalla Cambogia, un paese confinante col Vietnam e coinvolto nella guerra dalla parte degli americani.


Nel 1975, in seguito al ritiro degli USA dalla regione, i Khmer Rossi conquistarono il potere nel loro paese, cambiandone il nome da Cambogia a Kampuchea Democratica. Fu allora che la loro follia ebbe libero sfogo: in ossequio alla loro ideologia (affine al maoismo), Pol Pot e soci iniziarono una mastodontica opera di purificazione della popolazione cambogiana. In particolare si cercò di "ruralizzare" il paese, svuotando le città e trasferendone gli abitanti nei campi. Sul piano politico i Khmer Rossi espulsero dal paese i diplomatici di tutti i paesi con l'esclusione della Cina di Mao Zedong, principale sponsor del loro regime. A sorpresa furono espulsi anche i sovietici, i quali invece si aspettavano riconoscimenti a causa della presunta affinità politica.


La cosa che fa maggiore impressione nei Khmer Rossi è stata lo zelo con cui si sono dedicati alla demolizione/ricostruzione della nazione: fecero assassinare tutti i loro oppositori politici, veri o presunti. Per dare un'idea del livello a cui erano giunti basta pensare che per venire uccisi era sufficiente portare gli occhiali: Pol Pot e soci ritenevano tutti quelli con gli occhiali degli intellettuali e quindi oppositori del regime.

Un'altra follia riguardò l'autarchia assoluta che il regime impose al paese in ogni campo, incluso quello farmaceutico: il risultato fu che migliaia di persone morirono per malattie ampiamente debellate nel resto del mondo. Inoltre la struttura delle famiglie fu fatta a pezzi: uomini e donne furono separati e costretti a vivere separati, con tutto ciò che ne consegue.


I pazzoidi rimasero al potere col supporto cinese (e americano) fino al 1979, poi il loro vicino ed ex alleato supportato da Mosca, il Vietnam, ne ebbe abbastanza di loro e invase la Cambogia, mettendo la parola Fine al crudele regime di Pol Pot.

Alla fine la crudeltà dei Khmer  Rossi costò alla Cambogia un prezzo enorme sotto vari aspetti. Il dato più spaventoso riguarda però il numero di morti tra le esecuzioni e i campi di lavoro: recenti stime parlano di circa 2 milioni di persone, cioè il 25% della popolazione cambogiana dell'epoca (8 milioni).

Una cosa strana è che tra le vittime c'era praticamente tutta la famiglia di Pol Pot: a quanto pare avevano tagliato i ponti con il potente parente e lui pensò bene di includerli nella lista di gente da far fuori. Sotto questo aspetto si può affermare che fu molto diverso dagli altri politici.

In ogni caso, dopo aver perso il potere nel 1979, il movimento ha perso terreno fino a sciogliersi negli anni Novanta, lo stesso periodo in cui morì Pol Pot, inoltre pochi anni fa è iniziato il processo a due ex leader dei Khmer Rossi. C'è da sperare che vivano abbastanza da sentire la sentenza...


Fonte: HistoRick