Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Esperto di donne… oppure no?

2023-02-26 22:42:29

Perché Enrico VIII condannò a morte la sua quinta moglie?

Pochi sovrani inglesi sono famosi quanto Enrico VIII, per le sue sei mogli e per lo scisma della chiesa inglese da lui provocato (sempre legato alle sue mogli, per la precisione alla seconda).

Com'è noto, le consorti del re furono in gran parte sfortunate, dal momento che morirono in maniere più o meno atroci. Una in particolare fu particolarmente sfortunata, dal momento che si mise nei guai da sola: Catherine Howard, la quinta moglie.

Membro della potente famiglia Howard e cugina di Anna Bolena, la seconda moglie (nonché prima a finire decapitata), Catherine iniziò il suo servizio a Corte come damigella di Anna di Cleves, quarta moglie del sovrano inglese. Dato l'andamento disastroso del matrimonio reale, Enrico VIII si guardò presto intorno e la sua attenzione fu presto catturata dalla giovane Howard, che ai suoi occhi apparve come "una rosa senza spine".

In breve il sovrano si liberò della moglie tedesca e sposò Catherine: tra i due c'era un abisso in termini di età e alla giovane mancavano delle conoscenze basilari per fare la regina (era una specie di moglie-trofeo). Tutto questo però non impensieriva Enrico: in quanto donnaiolo impenitente, il re era convinto di capire tutto di una donna solo guardandola e ai suoi occhi la giovane Howard sembrava un angelo puro e casto su cui riversare grandi aspettative.

La neo-regina iniziò presto a creare problemi ovunque andasse: a Corte si mise contro Maria, la primogenita di Enrico VIII e futura regina "Maria la Sanguinaria", quindi creò degli attriti con esponenti del clero anglicano e infine assunse come proprio segretario un losco individuo legato al suo passato prima di entrare a Corte, un tale Francis Dereham.

Da lì in poi le cose si misero sempre peggio: Enrico VIII inizialmente aveva ignorato i disastri della moglie dato che l'amava e vedeva solo quello che voleva vedere in lei, ma presto a palazzo presero a circolare lettere anonime secondo cui la ragazza in realtà era una poco di buono e il sovrano iniziò ad avere dei seri ripensamenti, anche considerando che lei non rimaneva mai incinta.

Ebbero inizio quindi una serie di inchieste sul passato poco chiaro della regina, che fecero emergere una verità sconvolgente: Catherine era l'esatto opposto di ciò che pensava Enrico! La regina infatti aveva avuto diverse relazioni prima e durante il matrimonio, cosa all'epoca inaccettabile per una donna: tra i suoi amanti c'erano stati Henry Mannox, suo ex maestro di musica, il già citato Francis Dereham e Thomas Culpeper, un servitore del re!

La reazione del sovrano fu semplicemente apocalittica: Catherine, una sua dama di compagnia che l'aiutava ad organizzare gli incontri amorosi e tutti i suoi amanti furono condannati a morte, chi per decapitazione e chi per squartamento.

Secondo alcuni storici e commentatori dell'epoca, tuttavia, Catherine non sarebbe morta per quello che aveva effettivamente commesso con quegli uomini (le prove di tresche amorose erano debolissime ma il re ci credette comunque), quanto il fatto che lei, col suo comportamento, avesse ferito la vanità e l'orgoglio del re: con la quinta moglie, Enrico VIII e il suo presunto "fiuto per le donne" presero senz'altro la cantonata del secolo…


Fonte: HistoRick

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