Storia & Antichità
Eccesso di sacralità
In certi casi la regola "guardare e non toccare" può essere assai controproducente...
Il regno del Siam (attuale Thailandia) ha avuto negli una serie di usanze e leggi assai bizzarre. Una di esse in particolare stabiliva l'assoluta sacralità della persona dei sovrani (re e famiglia reale): in pratica, ai sudditi era proibito toccare fisicamente il re, la regina e i loro figli, dato che erano considerati inviolabili e chi li sfiorava con un dito si beccava la pena capitale.
Nel 1880 il regno orientale era governato dal re Rama V, il quale aveva 4 mogli, tutte imparentate con lui (sorelle e sorellastre). Una delle mogli era la regina Sunanda Kumariratana, sorellastra diciannovenne del sovrano a cui aveva già dato alcuni figli.
Un brutto giorno la famiglia reale si stava recando al palazzo reale di Bang Pa-in, navigando su un canale.
Per qualche motivo la barca di Sunanda (incinta di una figlia) si capovolse e la regina finì in acqua sotto gli occhi di una folla sbalordita di comuni cittadini.
Purtroppo a causa della famigerata legge "vietato toccare" nessuno dei presenti mosse un dito per salvarla: la povera ragazza fu lasciata annegare dalla folla, che non osava intervenire per non rischiare la pelle.
Alla fine la povera sovrana e sua figlia morirono e il re, sconvolto per la perdita, le ricordò erigendo una statua in loro memoria.
Forse sarebbe stato meglio rivedere una certa legge...
Fonte: HistoRick