Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Conquistador per caso

2023-04-16 20:13:13

Come fece un gruppo di sbandati e ubriachi a conquistare un intero paese?

Molti individui cercano di vivere una vita tranquilla, mentre altri sembrano destinati a grandi imprese: è il caso di William Walker, uno dei tanti personaggi sopra le righe che popolarono il XIX secolo.

Nato negli USA nel 1824, Walker era un avvocato, medico e giornalista che a 29 anni decise di tentare una grande impresa sul modello di Francisco Pizarro: la conquista di un territorio nell'America Centro-meridionale! C'era però un problema: a differenza del Cinquecento, nell'Ottocento non c'erano terreni "liberi" da conquistare e su cui fondare una colonia, ma Walker non sembrò darci molto peso. Il suo scopo era quello di creare una colonia per bianchi anglosassoni come lui e le popolazioni ispaniche locali non valevano molto ai suoi occhi (ergo potevano sloggiare).

Radunati 45 mercenari di dubbia qualità, attraversò il confine messicano e conquistò la città di La Paz, capitale della Bassa California, dove cercò di creare un governo indipendente. Dal momento che non si aspettava di incontrare resistenza dai messicani, a causa dei cliché che circolavano all'epoca, Walker fallì miseramente nel suo intento: alla fine fu costretto a tornare in America dove venne ovviamente processato (ma lo assolsero in meno di 10 minuti, tanto era folle/stupido il suo piano).

Appena uscito dal tribunale, il medico-avvocato-giornalista-avventuriero iniziò a progettare una seconda impresa, diversa dalla prima: stavolta era sua intenzione conquistare non dei piccoli territori, ma direttamente un intero Stato! L'occasione si presentò nel 1856, quando i ribelli impegnati a combattere il governo del Nicaragua lo contattarono in cerca di aiuto.

Walker giunse in Centro America con meno di 60 uomini, con i quali prese il comando dei ribelli e sconfisse in battaglia l'esercito regolare, quindi entrò nella capitale del Nicaragua e si invischiò nella politica locale, alleandosi con un potente del posto e facendolo uccidere poco dopo per avere il potere: di conseguenza per quasi 1 anno ricoprì il ruolo di presidente-usurpatore del Nicaragua e incredibilmente incassò il riconoscimento ufficiale degli Stati Uniti, che avevano interessi nel piccolo paese a causa della sua posizione strategica.

Ma il ricchissimo e influente uomo d'affari americano Cornelius Vanderbilt non apprezzò il cambio di regime e finanziò la resistenza al nuovo leader, che si arrese e dovette rientrare negli USA.

L'aspirante conquistador tentò per l'ultima volta di tornare in Nicaragua dopo circa 6 mesi di "astinenza", ma fu intercettato dai britannici, che lo consegnarono al governo dell'Honduras, il quale volle evitare altri fastidi e lo accolse direttamente con un plotone d'esecuzione.

Chissà cosa ci trovava Walker nella guerra e nella politica…

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