Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Caccia alle streghe (rosse)

2019-04-05 00:10:41

Quando la paura sfocia in paranoia e la paranoia sfocia in una persecuzione poliziesca...

Nei primi anni Cinquanta gli USA stavano vivendo il periodo di massima tensione con l'Unione Sovietica. A causa di alcuni recenti successi del movimento comunista in America si diffuse il cosiddetto "terrore rosso": gli americani cioè si sentivano minacciati dai sovietici e temevano che le loro spie stessero lavorando attivamente per favorire una possibile invasione del territorio a stelle e strisce.

La paura del comunismo raggiunse Washington e si incarnò nella figura del senatore Joseph McCarthy, il quale nel 1950 presentò durante un suo discorso una lista contenente i nomi di oltre 200 comunisti americani. Successivamente fondò una famigerata sottocommissione parlamentare per localizzare e indagare su tutti gli americani sospettati di essere comunisti o simpatizzanti del comunismo. Cominciò quindi il periodo della "caccia alle streghe": un periodo in cui la paranoia e la delazione fecero da padrone, dalle Hawaii a Miami.

Dal 1952 al 1954 centinaia di persone in tutti gli Stati Uniti furono accusate di filo-comunismo, vedendo la propria vita lavorativa e personale andare a rotoli per questo. La folle e feroce campagna anticomunista del senatore lo portò ad indagare (con metodi degni di un regime dittatoriale) su cittadini comuni come su personaggi pubblici, inclusi divi di Hollywood: Walt Disney, Gary Cooper, Charlie Chaplin e molti altri ebbero seri problemi a causa della sottocommissione e alcuni di loro lasciarono gli USA per protesta.

Nel 1954 McCarthy finalmente fece una serie di errori fatali: prima accusò di comunismo gli alti gradi dell'esercito, poi si fece sbeffeggiare dal conduttore televisivo Edward Murrow e infine si fece riprendere dalla TV mentre dirigeva le attività della sottocommissione, rivelandosi a tutto il paese come un pazzo fuori controllo. A quel punto il Senato lo fermò, sospendendo i lavori della sottocommissione e rimandando a casa il folle politico. In seguito al crollo della sua popolarità, il senatore vide finire la propria carriera e diventò un alcolista, distruggendosi il fisico e morendo di epatite nel 1957.

Una cosa importante da sottolineare è che praticamente nessuno dei poveretti perseguitati dal senatore era un comunista o una spia sovietica: quando negli anni Novanta fu pubblicata la lista degli agenti comunisti negli USA, nessuno dei nomi corrispondeva alla lista del senatore.

Inoltre, secondo molti storici, McCarthy non era davvero ossessionato dalla lotta anticomunista, ma era solo uno dei tanti politici che cercavano di strumentalizzare le paure dei cittadini per favorire la propria carriera...


Fonte: HistoRick