Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Abbasso le macchine!

2019-08-01 23:26:22

Qualcuno 200 anni fa non prese molto bene l'arrivo delle macchine nelle fabbriche...

Nella seconda metà del Settecento in Inghilterra si verificarono notevoli cambiamenti economici e sociali: con la fondazione del capitalismo agrario e la conseguente privatizzazione delle terre collettive, le campagne inglesi si svuotarono e migliaia di contadini disoccupati si riversarono nelle città.


Contemporaneamente ci fu la Prima Rivoluzione Industriale, che trasformò il settore tessile: furono inventati la macchina a vapore e il telaio meccanico. Ciò permise la comparsa delle prime grandi manifatture, che soppiantarono il vecchio sistema di produzione delle stoffe basato sul lavoro in casa di operai specializzati, i quali si ritrovarono presto nei guai fino al collo. Com'è facile intuire, gli operai non reagirono benissimo alla perdita del lavoro.


Ovviamente essi se la presero con le macchine, accusate di avergli rubato il lavoro, perciò nel 1811 l'associazione dei produttori di calze cominciò a protestare contro gli ex datori di lavoro, cercando di danneggiarli in tutti i modi: prima si misero a distruggere stock di merce prodotta dai telai, poi passarono ai telai stessi. In tutta l'Inghilterra iniziarono incursioni e attacchi notturni degli operai ai danni delle fabbriche: ovviamente furono i telai a venire presi di mira, con oltre 200 "vittime" in pochi giorni.


Il movimento degli operai anti-tecnologia prese il nome dalla figura immaginaria di Ned Ludd, operaio in una fabbrica tessile, per questo i nemici delle macchine vengono definiti Luddisti.

La rivolta degli operai successivamente si allargò a macchia d'olio: dal natio Nottinghamshire passò al Leicestershire, al Derbyshire, allo Yorkshire e al Lancashire. Il movimento crebbe numericamente e in termini d'influenza grazie al discreto supporto dei nemici del governo di Londra, come i francesi e gli irlandesi. Il culmine della violenza fu raggiunto nel 1812, quando il Primo Ministro Percival fu ucciso, anche se fu opera di un pazzo.


Dopo l'omicidio del politico, per il movimento luddista le cose si misero male: uno dei capi fu arrestato e vuotò il sacco, facendo diversi nomi e permettendo al governo di reprimere la rivolta con i militari. Alla fine un sacco di rivoltosi finirono alla sbarra e successivamente appesi per il collo, gettando nel caos il movimento.

Nonostante il fallimento della rivolta, gli "hater" dei macchinari non sono spariti, proprio come il timore che le macchine rubino il lavoro agli uomini.


Chissà se sono in circolazione anche oggi?


Fonte: HistoRick