Renato Poletti

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Pericolosità delle radiazioni dei cellulari & co, tra mito e realtà.

2019-09-09 18:32:39

Se le radiazioni elettromagnetiche emesse dai ripetitori delle reti cellulari (ma anche da altre fonti) siano pericolose per la salute è un dilemma ancora da chiarire. Nel clamore mediatico sollevato dall’argomento ascoltiamo anche le voci più pacate ma autorevoli.

    “Arriva il 5G, ci ucciderà tutti!” Quante volte abbiamo letto questa frase sui vari social, negli ultimi mesi?


Da quando esistono i telefoni cellulari si ripetono questi allarmi, ad ogni aggiornamento della tecnologia; meno frequentemente si parla anche della pericolosità delle linee elettriche e dei ripetitori tv/radio. Spesso però in maniera piuttosto confusa, cercando più la visibilità personale che la verità scientifica. Il risultato che la maggior parte delle persone si scoccia di ascoltare e non si informa più su argomenti così importanti, oppure si ferma all’opinione che le colpisce emozionalmente, anche se non supportata da prove.


In questo marasma purtroppo diventano flebili le voci di chi cerca di informare correttamente, di chi non grida verità senza possibilità di verifica ma parla con cognizione di causa.


Qualche giorno fa ho visto questo video sul canale Youtube della RSI (Radiotelevisione Svizzera italiana), dove secondo me si parla di questo argomento in maniera pacata e con delle basi concrete, senza però voler chiudere la porta ad eventuali dubbi ed evoluzioni nella ricerca; ho pensato di proporlo qui.

    Nei giorni seguenti ho fatto qualche altra ricerca in rete, e comunque di norma dedico sempre un poco di attenzione ad articoli su questo argomento; tra il tanto materiale disponibile ho trovato utile questo articolo sul sito della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, ecco il link:


https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/luso-dei-cellulari-puo-causare-un-tumore-al-cervello


    Di seguito riassumo alcune convinzioni che io mi sono fatto, senza la pretesa di proporre verità assolute; al momento ho molti dubbi, ma preferisco dar retta a chi ha un approccio più scientifico e non agli urlatori/catastrofisti/complottisti.


1) C’è bisogno di ulteriori ricerche, le attuali non sono chiarificatrici. In più si vanno ad utilizzare delle frequenze non sfruttate prima, con effetti ad ora ignoti.


2) I cellulari uccidono, eccome, ma per il modo in cui li usiamo: quanti morti ci sono per incidenti stradali causati da chi usa lo smartphone alla guida, o per imprudenza nel voler scattare foto/selfie?


3) Tutti sono contrari al moltiplicarsi dei ripetitori, ma bisogna considerare che la fonte più forte di emissioni è il nostro telefono, il quale regola la propria potenza in base alla distanza dal ripetitore. Se i ripetitori sono pochi e lontani il cellulare lavora sempre a massima potenza, se sono tanti e vicini il contrario. Prendo una frase dall’articolo di A.I.R.C. citato prima:


“più numerosi sono i ripetitori, minore è la quantità di energia emessa dal cellulare e più sicura risulta la tecnologia”     


La cosa importante credo sia che i ripetitori rispettino i massimali di potenza previsti per legge. Chi è incaricato di fare i controlli (A.R.P.A., v. questo link) dovrebbe farli frequentemente su tutto il territorio nazionale, non solo quando c’è di mezzo Report o Striscia la Notizia.



    Considerato che tutti noi, pur consapevoli del potenziale pericolo, non siamo disposti a rinunciare alla comodità dei moderni strumenti, quello che possiamo fare è almeno il seguire i consigli che vengono dati nel video e nell’articolo che ho citato prima; cerchiamo inoltre di tenerci informati ma  senza assorbire informazioni passivamente, la rete ci dà la possibilità di confrontare e vagliare.


Immagine di testata da Pixabay

by Renato Poletti