Renato Poletti

Founder Starter

Internet e il cambiamento climatico.

2020-02-11 15:59:22

Anche la rete delle reti ha la sua parte di responsabilità nel consumo di risorse del nostro pianeta.

    La rete internet ha cambiato (e cambierà ulteriormente) le nostre vite, cose fino a pochi anni fa impensabili, fantascientifiche, fanno oggi parte del nostro quotidiano e non potremmo più farne a meno.

Comunicazioni in tempo reale, acquisti online, valute virtuali…. Tutto questo è entrato nelle nostre case e sarà sempre più presente.


Quello che possiamo oramai considerare come un pilastro della nostra società, la rete,  si intreccia però con un altro grande tema dei nostri giorni, un argomento di cui ci stiamo tardivamente occupando: il cambiamento climatico.


In che modo questi due argomenti sono collegati? È presto detto: noi di internet vediamo solo la parte “end user”, cioè quello che possiamo fare con i nostri computer, i nostri smartphone; dietro a tutto questo ci sta una infrastruttura complessa e gigantesca, con altrettanto giganti consumi di corrente.


    Già, internet “mangia” tanta elettricità, qualche dato su quanta sia lo scopriamo in questo video di Euronews (durata 1:15):


    Come si può vedere si tratta di consumi importanti, paragonabili a quelli di una grande nazione industrializzata, e destinati a crescere man mano che quella parte della popolazione mondiale oggi non connessa avrà accesso ad internet.


Tutti i servizi legati alla rete causano una parte di questi consumi, ci sono poi dei casi particolari in cui una particolare funzionalità diventa particolarmente energivora.

Uno di questi casi riguarda Bitcoin e similari, ne ho parlato in questo articolo:

    Noi semplici utilizzatori della rete, cosa possiamo fare in questo senso?

Per quanto riguarda l’infrastruttura credo non molto, non dipende da noi ma dai grossi player del settore.

Al massimo quando si tratta di ottenere un servizio tipo un sito internet o una casella di posta ci si potrebbe rivolgere ad un fornitore che dichiara di utilizzare meno energia per i suoi datacenter, o di ottenerla in maniera più green; ma non è facile avere dati certi in questo senso.


    Più semplicemente possiamo applicare ai nostri dispositivi informatici dei piccoli accorgimenti, comuni a tutti gli apparecchi elettrici, per limitarne i consumi.


Mi riferisco ad esempio al fatto di spegnere il computer se non dobbiamo usarlo per qualche ora, anziché lasciarlo in sospensione. Meglio ancora staccarlo proprio dalla rete, tramite una ciabatta con interruttore (per il pc fisso) o estraendo il cavo dell’alimentatore dalla presa (per il portatile).


Lo stesso vale per i caricabatteria di smartphone o tablet, stacchiamoli quando non  li usiamo.


Quando si tratta di acquistare un computer nuovo, è utile informarsi sul consumo dichiarato del processore (CPU, il componente principale); a parità degli altri componenti con uno che consuma qualche watt in meno non si dovrebbe perdere in maniera percepibile nelle prestazioni, per la maggior parte degli utilizzi.


Meglio anche acquistarne uno con una unità SSD al posto del tradizionale disco fisso HDD, consuma meno e ne guadagnano le prestazioni.


    Certo si tratta di piccoli risparmi energetici per ognuno di noi, ma dato che si tratta di miliardi di dispositivi qualcosa di buono tutti assieme lo facciamo.



L’immagine di testata è uno screenshot del video segnalato.

by Renato Poletti